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Corto e a Capo chiude con Massimo Troisi: ecco tutti i vincitori del festival internazionale dei corti

Il direttore artistico Umberto Rinaldi: “Le dieci serate del festival sono state un successo di pubblico e anche una proposta di contenuti vari e interessanti:

Bilancio estremamente soddisfacente per lo staff di Corto e a Capo: la V Edizione della rassegna di Venticano (AV) dall'1 al 10 agosto si è conclusa nel migliore dei modi, con una notevole partecipazione di pubblicol'attenzione da parte dei media, la qualità del materiale filmico, il coinvolgimento delle comunità e degli enti locali, l'originalità del progetto con significative ricadute sul territorio, sia in termini culturali che turistici. Dichiara il direttore artistico Umberto Rinaldi: “Le dieci serate del festival sono state un successo di pubblico e anche una proposta di contenuti vari e, credo, interessanti, frutto di un lavoro annuale che ha visto tutti i componenti dell’associazione Daena lavorare alla ricerca delle varie espressioni rappresentative di identità, diversità e immagine. Un grazie va alle comunità locali che oltre ad aver risposto con grande partecipazione hanno accettato di partecipare ai nostri workshop e ci hanno consentito di realizzare anche quest’anno i nostri documentari partecipati, uno su “identità e comunità” a Venticano e l’altro su “Identità e cucina” in giro per l’Irpinia e il Sannio, un appuntamento che ci sta molto a cuore perché passa la palla allo spettatore rendendolo non più solo fruitore di contenuti ma anche autore, soggetto in grado di raccontare le proprie storie e, in questo caso, la propria identità. Questa edizione è un ulteriore passo avanti per il Corto e a capo verso la nostra mission di fondo che è quella di portare il cinema dove il cinema non è di casa”. 

Le dieci serate hanno portato il cinema in luoghi in cui solitamente non è facilmente fruibile, nelle aree interne, nella provincia e nei piccoli paesi, che hanno risposto con grande coinvolgimento, sia nelle due serate di premiazione a Venticano, con una cavea piena, attenta e partecipativa, sia nelle altre serate in giro per l’Irpinia. Ampia la partecipazione di cortometraggi da ogni parte del mondo, con tante proposte di ogni tecnica e genere. La giuria tecnica ha votato Lucy, del venezuelano Roberto Gutierrez, che gioca con il linguaggio metafilmico e con i suoni, una riflessione sull'emozione virtuale e l' (in)finitezza dei legami. A seguire nelle preferenze dei giurati ci sono stati Panic Attack dell'americana Eileeen O’Meara, e Cose dell’altro mondo di Lorenzo Di Nola. Il premio sociale “Immaginale” è stato assegnato al regista coreano Dae Ryun Chang per il suo corto documentario We can dream, storia di sogni di speranza e di uguaglianza; il premio dell’edizione “Chi sono?” è andato al corto Il mondiale in piazza di Vito Palmieri, che con inventiva e ironia mette l’Italia allo specchio e obbliga a una riflessione sulla nostra vera natura e sull’esigenze di integrazione. Dalla collaborazione con Slow food Avellino è arrivato il premio “Identità e cucina” per Quarume di Arturo M. Merelo. Premio del pubblico a In zona Cesarini di Simona Cocozza che ha messo in scena ironicamente la storica rivalità tra tifosi napoletani e juventini per lanciare un messaggio sociale di accettazione della diversità. Premio Daena” dedicato ai lungometraggi indipendenti per Il pittore della tenda di Renato Lisanti; premio speciale “identità indipendenti” a Il diario di Carmela di Vincenzo Caiazzo e all’attrice Mariasole Di Maio.

Corto e a Capo 2019 si è chiuso con una retrospettiva dedicata a Massimo Troisi realizzata con la collaborazione di Francesco Dainotti, nata non solo per l’anniversario dei 25 anni dalla scomparsa dell’attore di San Giorgio a Cremano ma soprattutto per raccontare e conoscere una delle identità più farti degli ultimi decenni del cinema campano e nazionali. Apprezzatissima la partecipazione di Alfredo Cozzolino (amico d’infanzia di Troisi e attore in molti suoi film), Gaetano Daniele (amico, compaesano e produttore storico dei film di Troisi), Massimo Bonetti (noto attore del cinema e della TV) e Gianni Parisi (attore storico di cinema e teatro, ultimamente nei panni del boss Levante in Gomorra 4). Assente per motivi di salute Renato Scarpa, che ha inviato un'emozionante video. Importante la presenza alle serate di premiazione del presidente del Comitato dei festival cinematografici della Campania (CFCC) Giuseppe Colella, che sancisce la piena adesione di Corto e a capo a un circuito di festival finalizzato alla crescita di tutto il comparto cinema regionale. 

Bilancio estremamente soddisfacente per lo staff di Corto e a Capo: la V Edizione della rassegna di Venticano (AV) dall'1 al 10 agosto si è conclusa nel migliore dei modi, con una notevole partecipazione di pubblicol'attenzione da parte dei media, la qualità del materiale filmico, il coinvolgimento delle comunità e degli enti locali, l'originalità del progetto con significative ricadute sul territorio, sia in termini culturali che turistici. Dichiara il direttore artistico Umberto Rinaldi: “Le dieci serate del festival sono state un successo di pubblico e anche una proposta di contenuti vari e, credo, interessanti, frutto di un lavoro annuale che ha visto tutti i componenti dell’associazione Daena lavorare alla ricerca delle varie espressioni rappresentative di identità, diversità e immagine. Un grazie va alle comunità locali che oltre ad aver risposto con grande partecipazione hanno accettato di partecipare ai nostri workshop e ci hanno consentito di realizzare anche quest’anno i nostri documentari partecipati, uno su “identità e comunità” a Venticano e l’altro su “Identità e cucina” in giro per l’Irpinia e il Sannio, un appuntamento che ci sta molto a cuore perché passa la palla allo spettatore rendendolo non più solo fruitore di contenuti ma anche autore, soggetto in grado di raccontare le proprie storie e, in questo caso, la propria identità. Questa edizione è un ulteriore passo avanti per il Corto e a capo verso la nostra mission di fondo che è quella di portare il cinema dove il cinema non è di casa”. 

Le dieci serate hanno portato il cinema in luoghi in cui solitamente non è facilmente fruibile, nelle aree interne, nella provincia e nei piccoli paesi, che hanno risposto con grande coinvolgimento, sia nelle due serate di premiazione a Venticano, con una cavea piena, attenta e partecipativa, sia nelle altre serate in giro per l’Irpinia. Ampia la partecipazione di cortometraggi da ogni parte del mondo, con tante proposte di ogni tecnica e genere. La giuria tecnica ha votato Lucy, del venezuelano Roberto Gutierrez, che gioca con il linguaggio metafilmico e con i suoni, una riflessione sull'emozione virtuale e l' (in)finitezza dei legami. A seguire nelle preferenze dei giurati ci sono stati Panic Attack dell'americana Eileeen O’Meara, e Cose dell’altro mondo di Lorenzo Di Nola. Il premio sociale “Immaginale” è stato assegnato al regista coreano Dae Ryun Chang per il suo corto documentario We can dream, storia di sogni di speranza e di uguaglianza; il premio dell’edizione “Chi sono?” è andato al corto Il mondiale in piazza di Vito Palmieri, che con inventiva e ironia mette l’Italia allo specchio e obbliga a una riflessione sulla nostra vera natura e sull’esigenze di integrazione. Dalla collaborazione con Slow food Avellino è arrivato il premio “Identità e cucina” per Quarume di Arturo M. Merelo. Premio del pubblico a In zona Cesarini di Simona Cocozza che ha messo in scena ironicamente la storica rivalità tra tifosi napoletani e juventini per lanciare un messaggio sociale di accettazione della diversità. Premio Daena” dedicato ai lungometraggi indipendenti per Il pittore della tenda di Renato Lisanti; premio speciale “identità indipendenti” a Il diario di Carmela di Vincenzo Caiazzo e all’attrice Mariasole Di Maio.

Corto e a Capo 2019 si è chiuso con una retrospettiva dedicata a Massimo Troisi realizzata con la collaborazione di Francesco Dainotti, nata non solo per l’anniversario dei 25 anni dalla scomparsa dell’attore di San Giorgio a Cremano ma soprattutto per raccontare e conoscere una delle identità più farti degli ultimi decenni del cinema campano e nazionali. Apprezzatissima la partecipazione di Alfredo Cozzolino (amico d’infanzia di Troisi e attore in molti suoi film), Gaetano Daniele (amico, compaesano e produttore storico dei film di Troisi), Massimo Bonetti (noto attore del cinema e della TV) e Gianni Parisi (attore storico di cinema e teatro, ultimamente nei panni del boss Levante in Gomorra 4). Assente per motivi di salute Renato Scarpa, che ha inviato un'emozionante video. Importante la presenza alle serate di premiazione del presidente del Comitato dei festival cinematografici della Campania (CFCC) Giuseppe Colella, che sancisce la piena adesione di Corto e a capo a un circuito di festival finalizzato alla crescita di tutto il comparto cinema regionale. 

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