rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Eventi Ariano Irpino

Ad Ariano la rievocazione storica delle Sacre Spine

L'iniziativa curata dall'associazione Sante Spine e dai docenti del Ruggero Il ha coinvolto i ragazzi dell'Erasmus

La rievocazione storica del dono delle Sacre Spine ha vissuto nuovamente

Oggi, ad Ariano Irpino il suo momento più emozionante, quello del corteo. Un'iniziativa curata dell'associazione Sante Spine e dai docenti del Ruggero Il, nell'ambito del progetto Erasmus+ dell'istituto Ruggero II. La sfilata con i costumi storici ha avuto come protagonisti gli studenti dell'istituto scolastico di Ariano Irpino e i 20 ragazzi provenienti da Spagna, Portogallo, Polonia, Romania e Turchia. 

IL CULTO

Prima del Covid nel mese di agosto aveva luogo ad Ariano Arpino una rievocazione storica molto suggestiva: il dono delle Sante Spine. Secondo la tradizione Carlo I d'Angiò donò alcune spine della corona di Cristo ad Ariano Irpino per ripagare il paese dei danni subiti dall'esercito di Manfredi. La rievocazione viene rappresentata con figuranti in abiti d'epoca (XIII secolo) e la città viene addobbata con drappi, stemmi e pennoni per l'occasione. C'è inoltre un bellissimo spettacolo degli sbandieratori che introducono il corteo storico ed il giorno seguente si disputa il palio

Le Spine di Ariano incastonate in una turrita meravigliosa scultura argentea, in due ampolle di cristallo, tripartita, con decori di gigli di Francia, presenta la struttura inferiore ogivale sostenuta da due angeli e l’altorilievo dell’ecce-Homo, lo stemma della città di Ariano sec. XVII. Colpisce per la bellezza anche le immagini dei Santi Patroni Elzeario e Beata Delfina. Il reliquiario presenta delle analogie stilistiche con le guglie della Sainte Chapelle di Parigi.

Le sue spine: la lunga di 6 cm e la piccola di 5.5 cm sono dure, di colore avorio, eccetto la punta che è nera.

Il reliquiario è stato concepito come un ostensorio , decorato da festoni e figure sacre, le spine sono racchiuse in due cilindri di cristallo. E’ probabile la manifattura di maestri argentieri napoletani.

La popolazione arianese ha sempre custodito la forte devozione, affiorano nel medioevo le processioni penitenziali che dalle contrade e specie dal santuario di S. Liberatore, “con il capo coperto da corone di edera e di biancospino, in tempo di calamità, di prolungata siccità o di abbondanti piogge, giungevano in cattedrale, dove erano esposte le S. Spine, invocando la pioggia ristoratrice o il sole benefico”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ad Ariano la rievocazione storica delle Sacre Spine

AvellinoToday è in caricamento