"Creare ecosistemi spaziali per una Terra più sostenibile": lo scienziato Alberto Battistelli incontra gli studenti del Liceo 'Imbriani'
Martedì 23 novembre ore 16. Videoconferenza al Liceo P.E. Imbriani di Avellino con Alberto Battistelli, agronomo del Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri (CNR-IRET). Spiegherà gli “ecosistemi tecnologici circolari” per produrre cibo e acqua allo scopo di colonizzare altri pianeti. Tecnologie che saranno utili anche per affrontare il cambiamento climatico sulla Terra. Titolo: "Piante, scienza e tecnologia: ecosistemi spaziali per una Terra più sostenibile". E’ un appuntamento del ciclo La Scienza a Scuola di Zanichelli. Video-incontri con ricercatori e personalità del mondo scientifico e licei ed istituti di diverse regioni italiane per raccontare a studenti e insegnanti le storie di chi lavora alle frontiere della ricerca. Sono storie che comunicano passione per la scienza e danno idee su cosa sappiamo e su che cosa stiamo per scoprire in matematica, fisica, chimica, biologia e medicina con particolare attenzione agli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU.
Gli incontri sono riservati agli studenti e ai docenti delle singole scuole.
Grazie alle piante viviamo sulla Terra e grazie alle loro molteplici funzioni, un giorno, potremmo popolare nuovi pianeti. Per questo, oggi, le agenzie spaziali pianificano missioni umane di lunga durata, per abitare la Luna o Marte. Perché queste missioni abbiano successo, gli scienziati stanno elaborando strategie per produrre cibo e acqua, per sviluppare un’atmosfera adatta alla vita e per disporre di tutte le molecole e i materiali indispensabili al il nostro benessere: tutto questo in ecosistemi completamente chiusi e controllati realizzati sulla Terra e sulle stazioni spaziali internazionali. Qui le piante svolgono un ruolo centrale, poiché rendono disponibile, attraverso gli scambi gassosi e la fotosintesi clorofilliana, ossigeno e acqua pura. Inoltre, fissano la CO 2 e garantiscono la produzione di nutrienti indispensabili per la nostra sopravvivenza. Le piante superiori, quindi, hanno un ruolo centrale nel garantire il riuso e il riciclo, cioè la circolarità, delle risorse.
La nostra vita nello spazio, insomma, dipende da quanto saremo bravi a progettare questi «ecosistemi tecnologici circolari», a scegliere le specie vegetali più adatte e a individuare le loro condizioni ottimali di crescita. Per questo dobbiamo studiarne le funzioni fisiologiche, le performance produttive e rigenerative.
Proprio a questo sts lavorando il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), insieme a partner da tutta Europa. Con la Mobile Test Facility, dove hanno simulato le condizioni di crescita nello spazio, hanno prodotto oltre 270 kg di ortaggi tra i ghiacci dell’Antartide. Dopo aver sottratto qualche campione per le analisi di qualità e sicurezza alimentare, questa produzione ha colorato d’estate la mensa del personale della base Neumayer III, durante gli otto mesi di isolamento invernale.
Popolare Marte è ancora una fantasiosa ambizione, ma le ricerche che si stanno svolgendo sugli ecosistemi tecnologici circolari hanno degli impatti molto più tangibili. Ci stanno aiutando, infatti, ad acquisire le conoscenze scientifiche per migliorare l’agricoltura terrestre, la sua sostenibilità e resilienza. Tutto questo potrebbe essere cruciale nel fronteggiare gli effetti dei cambiamenti climatici e dell’aumento della popolazione mondiale.
Alberto Battistelli è Primo Ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri (CNR-IRET) e professore a contratto esterno presso l’Università della Tuscia Viterbo per l’insegnamento di Botanica e fisiologia vegetale. Agronomo e fisiologo vegetale, studia le piante, le loro interazioni con l’ambiente, la qualità e sostenibilità dei loro prodotti e la circolarità nell’uso delle risorse. Svolge ricerche di base, ricerca industriale e attività di sviluppo sperimentale collabora con il mondo scientifico, con industrie piccole e grandi, con i decisori a livello nazionale ed internazionale. Collabora con riviste scientifiche internazionali in qualità di autore, revisore e editor. Svolge attività di divulgazione presso televisioni, radio, giornali, blog, eventi scientifici e tecnologici, scuole e associazioni culturali.
Coordina un gruppo di ricerca IRET che si occupa anche del settore emergente della circolarità dell’uso delle risorse, declinato in scenari spaziali e terrestri partecipando a progetti rilevanti nelle aree della bioraffinazione e dei sistemi biorigenerativi per il supporto alla vita nelle future basi lunari e marziane.
L’appuntamento fa parte del ciclo La Scienza a Scuola di Zanichelli. Video-incontri con ricercatori e personalità del mondo scientifico per licei ed istituti di diverse regioni italiane per raccontare a studenti e insegnanti le storie di chi lavora alle frontiere della ricerca. Sono storie che comunicano passione per la scienza e danno idee su cosa sappiamo e su che cosa stiamo per scoprire in matematica, fisica, chimica, biologia e medicina con particolare attenzione agli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU.