A Castel Baronia la storia de "Lu Segacorna"
La Prolo Loco castellese, per la prima volta nella storia della comunità locale, prova a rispolverare la storia e le gesta dei "segacorna" attraverso una rievocazione della "bottega" riproducendo le fasi di lavorazione che essi svolgevano per produrre pettini e monili in osso ricavati dalle corna di bue. Abili artigiani che con maestria forgiavano oggetti esportati ed apprezzati in varie parti del mondo.
"Ad oggi lasciata nel dimenticatoio, questa attività autoctona rischia di vedere cancellate per sempre le sue tracce, ecco perché sentiamo il dovere di intervenire, affinché non venga spezzato per sempre quel cordone ombelicale che lega la nostra comunità alle sue origini più recondite, più significative della sua storia".
La Comunità conobbe ben altri fasti, proprio grazie ai “segacorna” non a caso, a cavallo del XVIII° e XIX° secolo questa attività fortemente radicata nel territorio costituiva l'economia portante, non solo per Castel Baronia, ma per l'intera area geografica, impiegando, nei decenni più floridi, fino a 300 unità lavorative e determinando un bilancio economico procapite espresso in ducati (moneta corrente nel Regno delle due Sicilie) degno di rilievo. Con l'avvento della plastica, questa tipica lavorazione artigianale, come tante altre attività, vide purtroppo segnare il suo declino.
"Il nostro proposito - chiosa la Pro Loco - resta quello di trasmettere alle nuove generazioni la storia, le vicissitudini di questi nostri predecessori, frammenti di storia che abbiamo l'obbligo morale di rievocare, tutelare le loro gesta, affinchè non vada disperso il patrimonio storico, culturale e umano che ci hanno lasciato in eredità. Artigiani e commercianti che erano solito spostarsi per commercializzare pettini e monili da loro stessi prodotti per poi affrontare viaggi impegnativi percorrendo anche centinaia di Km a piedi con i muli e servendosi di "carretti/traini" itinerari che duravano intere settimane per raggiungere città della Puglia o regioni limitrofe. Per secoli, i segacorna hanno caratterizzato la nostra Comunità rappresentando il paese attraverso una specifica identità "segacorna r' Castiell' o "Ciaschino" queste le definizioni ricorrenti utilizzate per identificare gli abitanti di Castel Baronia".
L'appuntamento del 9 giugno inizierà alle 9,30 presso la scuola dell'osso nei pressi di P.zza Mancini: "Insieme ai docenti e ai ragazzi dell' Istituto Comprensivo di Castel Baronia rappresenteremo la Storia le vicissitudini dei segacorna/Ciaschini a cui farà seguito una dimostrazione pratica a cura di Franco Giovanniello che si é prodigato per la realizzazione di oggetti in osso".
Nella pagina di seguito riportata, alcuni cenni storici estrapolati da una pubblicazione del 1899 “Regno d’Italia” da una ricerca storica da noi condotta e resa nota attraverso un post di qualche anno fa.