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Economia

Air trasporti non fa acqua in bilancio ma la Regione vorrebbe cederla

I sindacati sono sul piede di guerra per la notizia di una possibile vendita dell'Air

La Regione Campania pronta a vendere l'Air? La notizia, incredibile, sotto certi punti di vista, è diventata ormai di pubblico dominio. Meraviglia soprattutto per un aspetto: è l'unica azienda partecipata della Regione Campania a non registrare perdite economiche. Anzi gode di buona salute.  I sindacati sono sul piede di guerra. E la notizia che l'Air  fosse ceduta ad una azienda di trasporti nazionale (Bus Italia) crea ulteriore disagio non solo tra gli utenti ma soprattutto tra i dipendenti. 

A novembre 2015 il presidente della Regione Campania, Enzo De Luca ebbe parole di elogio.  Dopo più di un anno, a quanto pare ha cambiato idea. 

"L’Amministratore De Sio è stato molto evasivo nelle risposte, se non reticente e contraddittorio - scrivono in una nota i sindacati Filt-Cgil, Fit - Cisl e Ugl Trasporti -  difatti, nel mentre ha rassicurato che non ci sono richieste da parte di altri operatori, smentendosi, nello stesso tempo ha riferito di attività da parte delle Regione Campania sul futuro assetto del TPL e che sull’A.IR. c’é un interesse nazionale e sovranazionale ma l’intenzione è dare l’azienda a BUS ITALIA che già ha preso la CSTP di Salerno.

Altri dubbi lascia la decisione di non procedere ad investimenti sul materiale rotabile per sostituire quello attuale vetusto e logorato, che fa presupporre un disinteresse nel continuare l’attività.

Inoltre, l’atteggiamento rinunciatario dell’amministratore fa pensare ad un’azienda in disarmo, in presenza di un disegno ben preciso in direzione di una cessione ad altro operatore - sulle orme di quanto fatto a Salerno con la (CSTP). Nel personale c’é preoccupazione e sconcerto per manovre fatte sotto banco per far si che l’unica azienda trasporto pubblico locale florida nel disastrato panorama regionale sia messa in vendita.

Ci rifiutiamo di credere che tutto avvenga per ripicche personali, a discapito dei territori interni già fortemente penalizzati dalla morfologia del territorio e dalla poco attenzione della politica ad ogni livello.

La preoccupazione cresce soprattutto dopo le dichiarazioni rese dall’ing. De Sio secondo cui l’AIR non potrebbe partecipare alle gare indette dalla Giunta Regionale per l’affidamento dei servizi per una presunta incompatibilità a partecipare nonostante l’azienda irpina abbia i requisiti essendo proprietà dell’ente che mette a gara i servizi.

In merito, la legge prevede la partecipazione alle gare anche delle società in house, pertanto, non si comprende come non potrebbe parteciparvi l’AIR che è una società che sta invece sul mercato e che lo scorso anno ha partecipato alla gara nel bacino unico Avellino Benevento, nonchè all’A.T.I.( Ass. Temp. Di Imprese) per il trasporto nell’area metropolitana.

I lavoratori dell’A.IR. sono esterrefatti e avviliti da questa situazione e dalle dichiarazioni del consigliere regionale Cascone, presidente IV Commissione Trasporti, che, intervistato sull’argomento, ha riferito che l’ AIR non è in grado di effettuare investimenti e può solamente gestire la ordinarietà, accusando addirittura le organizzazioni sindacali di non capire che, con le future gare che prevedono l’assegnazione dei servizi, sul territorio regionale ci sarà un'unica azienda, certamente non l’AIR.

La domanda sorge spontanea: ma l’ing. Cascone sa che l’AIR ha i requisiti per partecipare al bando di gare essendo l’unica azienda di proprietà regionale - con bilancio in attivo da anni e che non ha mai gravato sul bilancio della Regione Campania, a differenza di altre realtà napoletane - che ha le carte in regola per concorrere alle gare a meno che, nel formulare il bando, non ci sarà qualche cavillo che non permetterà alla azienda Irpina di partecipare alle gare, visto che già la si ritiene esclusa ? non crediamo che lui già sa chi vincerà le gare prima di essere effettuate! Perché, allora, non cederne la proprietà o i soli servizi alla Provincia di Avellino, evitando di distruggere l’ennesima realtà radicata sul territorio irpino?"

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