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Economia

Stellantis, Di Maulo: “Serve pensare alla tutela dell’occupazione”

Le dichiarazioni del segretario generale della Fismic Confsal, che questa mattina ha partecipato al tavolo tenutosi presso il MIMIT

Si è svolto in data odierna, presso il MIMIT, il Tavolo Stellantis alla presenza delle OO.SS, delle Istituzioni e della Dirigenza aziendale, volto a discutere sul settore Automotive, sugli stabilimenti strategici e all’accordo comune degli strumenti da utilizzare. La Fismic Confsal, intervenendo anche a nome della confederazione Confsal, ha partecipato all’incontro rappresentata dal segretario generale, Roberto Di Maulo, e dal vicesegretario generale, Sara Rinaudo.

Il Governo, durante la riunione, si è presentato come interessato a comprendere i meccanismi per vivere al meglio le transizioni gemelle (digitale - ambientale) e per far sì che siano realmente sostenibili, in primis sul piano occupazionale. Inoltre, ha sostenuto di voler lavorare in continuità con il precedente Governo in tema di contratti di sviluppo. Il Ministro Urso ha confermato significativi incentivi che il Governo ha messo e metterà in campo per il settore, tra cui 6mld di euro tra il 2025 e il 2030 (un miliardo per ogni anno) da inserire nel quadro e 2,6mld di euro in contratti di sviluppo già erogati, che hanno interessato 5 stabilimenti Stellantis, e di avere la necessità di capire come l’Azienda intenda utilizzare questi incentivi per produrre modelli in Italia.

Stellantis, dal canto suo, ha sottolineato come stia lavorando a ritmi incessanti per la realizzazione del piano presentato e di avere come obiettivi la libertà di mobilità, che deve essere connessa, sicura e accessibile. I costi delle autovetture sono più alti rispetto al motore endotermico. Emerge la volontà di essere leader nel settore automotive sostenibile, ma sorge il bisogno di rendere accessibile questa offerta altrimenti il mercato non riesce a comprare, e per farlo serve ridurre i costi delle nuove tecnologie e sopperire alle problematiche che hanno caratterizzato questi anni (pandemia, mancanza semi-conduttori, prezzo materie prime). L’Azienda ha inoltre affermato come in Italia nel 2022 vi sia stata una tendenza negativa della vendita di auto elettriche rispetto ad altri paesi europei. Questo è un punto importante di preoccupazione, perchè questo trend continua nel 2023. Occorre riadeguare lo schema di incentivi per aiutare il settore.

“Stellantis, come precisato dal Governo, ha assorbito circa il 40% delle risorse erogate, ma vi è invece la necessità di sottolineare l’altro dato, ovvero che il 60% delle risorse è andato agli altri, ossia produttori cinesi, coreani, giapponesi e tedeschi. Questo è un segnale che denota una mancanza nella visione della politica industriale in Italia.”, dichiara Roberto Di Maulo, segretario generale Fismic Confsal, rappresentando anche la confederazione Confsal.

 “Serve che tutte le Parti in causa siano chiamate a rimodulare gli 8.7mld di incentivi al settore Automotive, per far sì che venga salvaguardata la produzione di veicoli a motore endotermico e che si favoriscano e indirizzino gli incentivi alla produzione nazionale, finalizzandoli all'acquisto di automobili ai ceti meno abbienti, per salvaguardare l’occupazione nazionale, compresa quella dell'indotto. Come Fismic Confsal continueremo a partecipare attivamente a questi incontri del Governo, lottando per la maggior tutela dei lavoratori e dei loro diritti e promuovendo la necessità che tutti gli attori coinvolti partecipino attivamente per salvaguardare tutta la filiera e il settore Automotive.”, conclude Di Maulo.

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