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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Precari Sanità, protesta della Cisl FP IrpiniaSannio: "De Luca mantenga la parola"

Domani, martedì 29 marzo, nei pressi del Palazzo della Regione Campania a Napoli si terrà una manifestazione per la proroga di tutti i precari della sanità

Il Segretario della Funzione Pubblica IrpiniaSannio sul rinnovo contrattuale: “De Luca mantenga la parola”. Martedì mattina dalle 10 alle 12 in via De Cesare, nei pressi del Palazzo della Regione Campania a Napoli ennesima manifestazione di protesta della Cisl Funzione Pubblica per la proroga di tutti i precari della sanità. - comunicano il Segretario Generale Antonio Santacroce e il coordinatore della Sanita pubblica e privata Mario Walter Musto.

Il presidio nasce per ricordare al presidente De Luca di mantenere la parola data e cioè quella di prorogare al 31 dicembre 2022 i contratti dei precari a vario titolo impegnati nelle strutture e di farla rispettare a tutte le aziende sanitarie ed ospedaliere del territorio, perché c’è una evidente discrasia tra la sua circolare e i comportamenti messi in atto dalle Aziende sanitarie.

L’orientamento, in contrasto con il provvedimento del governatore, è quello di far diventare percettori di eventuali proroghe solo coloro che raggiungono i 18 mesi di lavoro al 30 giugno 2022 o i 36 mesi al 31 dicembre. Sarebbe una scelta assurda anche perché alla luce della forte spinta sindacale, a partire dalla Cisl, il Governo appare orientato a prorogare dal 30 giugno al 31 dicembre 2022 i termini per il raggiungimento dei 18 mesi di lavoro necessari per stabilizzare il personale.

E poi significherebbe rinunciare a migliaia di professionalità acquisite quando la curva dei contagi sale di nuovo, i ricoveri in terapia intensiva ed in area medica pure e, soprattutto, nei prossimi tre anni bisogna assumere 15 mila persone per la medicina territoriale, come ha deciso l’Esecutivo nazionale. Che senso avrebbe rinunciare a queste esperienze realizzate sul campo e l’emergenza? Da ciò la proposta. “Abbiamo sospeso lo stato di agitazione dopo che il prefetto ha dato la sua disponibilità alla nostra richiesta di intervenire per ottenere un tavolo regionale. Vediamo che succederà. Ma si sappia fin d’ora che senza soluzioni metteremo in atto azioni che non esclude uno sciopero di tutto il settore” concludono Santacroce e Musto

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