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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Pensioni, il governo è a un bivio: le ipotesi sul tavolo

La sforbiciata alle pensioni più alte non basterà a finanziare le riforme promesse da Lega e M5s. Per questo l'esecutivo sta studiando altre strade e si prepara allo scontro con l'Ue

Il tempo stringe e sulle pensioni i nodi da sciogliere sono ancora tanti. Il problema di fondo però resta uno solo: come finanziare la Quota 100 (ed eventualmente la Quota 41) mantenendo al contempo in ordine (o quasi) i conti pubblici?  L’impresa, va da sé, è di difficile realizzazione, ma sul tema della previdenza il governo giallo verde non può permettersi di fare marcia indietro. In ballo non c’è solo una fetta importante di voti, ma la credibilità stessa dell’esecutivo e dei due partiti di maggioranza che sul tema del superamento della Fornero si sono esposti, e non poco in campagna elettorale. Dunque avanti tutta.

La buona notizia per il governo è che dal taglio degli assegni sopra i 4mila euro, dovrebbero arrivare più risorse di quanto alcune stime (prudenziali) prevedessero inizialmente. Secondo i calcoli della società di Consulenza Tabula (riportati dal Sole 24 Ore) il ricalcolo degli assegni più alti con il sistema contributivo (si tratta di un taglio del 10-12% per ogni pensionato coinvolto) potrebbe portare in dote dai 300 ai 600 milioni di risparmi. Si tratta però di una cifra che da sola non basta a finanziare le costose riforme promesse dal governo, il cui costo si aggira sui 10-15 miliardi l’anno.  

Un contributo di solidarietà dalle pensioni sopra i 2mila euro

Per questo nelle scorse ore è tornata d’attualità l’ipotesi di un contributo di solidarietà che potrebbe toccare le pensioni da duemila euro al mese lordi in su. La proposta è di Alberto Brambilla, esperto di previdenza della Lega ed ex sottosegretario al Welfare del Carroccio, nonché presidente del Centro Studi Itinerari presidenziali. Brambilla, intervistato da La Stampa, ha spiegato che "probabilmente si arriverà al contributo di solidarietà".

"Sarà un contributo di 3 anni – ha spiegato il leghista -. E per non farci rimbeccare nuovamente dalla Corte costituzionale dovrà essere temporaneo, ragionevole, progressivo e proporzionale. Toccherà alla politica stabilire dove mettere l’asticella. Ma comunque, anche fosse messa su pensioni che valgono 4 volte il minimo, ovvero 2 mila euro lordi, per poi salire il prelievo partirebbe da 5-7 euro/mese".

Pensioni, austerità vs deficit: il dilemma del governo

Ma anche in questo caso la coperta rischia di essere corta. Il Sole 24 Ore stima in 1,5 miliardi i possibili risparmi per lo Stato in termini di minore spesa. E il resto dei soldi? L’esecutivo sa che non può permettersi altre misure di austerità, per cui è molto probabile che la partita decisiva si giochi in Europa.

Salvini del resto ha già avvertito il ministro Tria sulla necessità di mettere sul tavolo una “manovra coraggiosa” sforando se necessario anche i vincoli di bilancio imposti dall’Ue. Il titolare dell’Economia però su questo tema non appare in sintonia né con la Lega né con il M5s. E in ogni caso non c’è nessuna garanzia che l’Ue conceda all’Italia di sforare dai parametri: è una partita, quella sulle pensioni, che si giocherà tutta in autunno e il cui esito – come del resto è per Flat tax e reddito di cittadinanza, appare tutt’altro che scontato.

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