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Ocm Nusco, gli operai in assemblea decidono di scioperare

Al termine di una infuocata assemblea dei lavoratori, che si è tenuta venerdì scorso, la RSU congiuntamente alla segreteria provinciale dell’UGL-Metalmeccanici ha deciso di proclamare lo sciopero dei lavoratori da oggi fino all’8  aprile

“Da questa mattina sono cominciati gli scioperi all’OCM di Nusco. Al termine di una infuocata assemblea dei lavoratori, che si è tenuta venerdì scorso, la RSU congiuntamente alla segreteria provinciale dell’UGL-Metalmeccanici ha deciso di proclamare lo sciopero dei lavoratori da oggi fino all’8  aprile, con manifestazioni davanti ai cancelli  che si terranno il 7 e l’8 aprile prossimi in occasione della presenza in sede del presidente del Gruppo Cellino, l’ing. Fabrizio Cellino.

La OCM è una azienda nata nel 2010 che ha rilevato la fallita Ocevi Sud mediante prima fitto e successivamente acquisto di ramo d’azienda. Già in quella occasione  i lavoratori furono costretti a rinunciare ad una parte consistente della loro retribuzione al fine di rilanciare l’azienda.

Siccome per diverse cause l’operazione di rilancio dell’azienda non andò a buon fine nel 2013 per favorire la stabilizzazione di circa 40 contratti a tempo determinato e al tempo stesso provare a rendere competitiva l’azienda, i lavoratori furono chiamati ad un ulteriore sacrificio salariale bloccando per due anni gli aumenti annuali previsti dal Ccnl metalmeccanici per gli anni 2014 e 2015 e congelando per due anni l’erogazione dei ticket mensa. Nonostante questi ulteriori sacrifici da parte dei lavoratori il management non è stato in grado di rilanciare l’azienda, anzi nell’ordine si sono perse le commesse Volvo Komatsu , parte Cnh. Ciò ha comportato che i lavoratori sono stati collocati prima in Cigo e poi in Cigs da un lato, e dall’altro non hanno ancora percepito la retribuzione di febbraio festeggiando (per modo di dire!!! ) la santa Pasqua senza stipendio.

Ormai la misura è colma. Le maestranze si  dicono pronte anche ad azioni clamorose di protesta. Non  si può far ricadere scelte sbagliate fatte dal management sempre suoi lavoratori. Non  è giusto che a  pagare  siano sempre gli ultimi che non hanno colpe se l’azienda versa in una condizione di pre- fallimento.

La segreteria UGL-Metalmeccanici e la RSU si aspettano dall’incontro di giovedì 7 aprile risposte certe in merito all’erogazione degli stipendi, e tengono a far sapere che il rilancio dell’azienda non può passare mediante ulteriori riduzioni salariali in quanto già siamo ai minimi contrattuali. Intanto la UGL si è già attivata per far convocare l’Ocm in audizione Commissione Attività Produttive della Regione Campania al fine di cercare soluzioni alla grave crisi che sta attraversando l’azienda.

Inoltre l'UGL-Metalmeccanici in merito a questa grave vertenza fa appello a tutte le istituzioni locali, soprattutto ai sindaci di Nusco e Lioni, e al presidente dell'Ente Provincia per fare fronte comune al fine di scongiurare la chiusura di un altro stabilimento  nel già deserto industriale che sta diventando l’Alta Irpinia”. Dichiarano Oliviero e Perillo rispettivamente segretario Ugl Metalmeccanici di Avellino e coordinatore della segreteria Ugl Metalmeccanici.

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