Protesta dei bus turistici, Confesercenti Campania: "Il Governo intervenga"
Questa mattina 1000 autobus hanno sfilato “a lutto” lungo l’autostrada A1
E' partito questa mattina ed è ancora in corso (chiuderà intorno alle 15.30) il corteo di protesta degli Autobus Gran Turismo, autonoleggio bus, NCC e dell’intero comparto della Campania sull’autostrada A1 in direzione Caianello. Preceduti da un auto delle pompe funebri listata a lutto - con tanto di manifesti - 100 tra autobus e van, partiti alle ore 8 dal Centro Direzionale, hanno marciato a 30 all’ora in segno di protesta. Alla manifestazione ha aderito anche Confesercenti Campania/Federnoleggio con grande partecipazione. Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania e vicepresidente Nazionale con delega al Mezzogiorno ha commentato: «E’ stata una manifestazione di dolore, il grido di disperazione di un comparto in ginocchio: 1058 aziende sono sull’orlo del fallimento, lamentando 300 milioni di fatturato in meno nel 2021, quando fatturavano 450 milioni, rispetto al periodo che precede la pandemia. 4500 tra autobus, van e Ncc hanno avuto una forte contrazione della propria attività e non riescono a far fronte alle spese e alle esposizioni con le banche. Una categoria fortemente penalizzata da un turismo semi-assente da due anni, eppure continua a subire tutti i rincari possibili, dal costo dell’autostrada a quello del gasolio. Senza intervento del Governo le aziende sono destinate a fallire e 10mila posti di lavoro, contando i 5000 lavoratori diretti dipendenti delle aziende e i circa 5000 lavoratori dell’indotto (tra carrozzieri, meccanici, gommisti e tutti coloro che lavorano nella manutenzione dei “mezzi”) sono a forte rischio”.
Le richieste di Confesercenti/Federnoleggio sono chiare: «Il Governo – sostiene Schiavo - deve farsi carico di queste enormi difficoltà, sostenendo le imprese e dando ad esse risposte e ristori concreti. Innanzitutto va liberato il turismo da restrizioni in modo che riparta. Non dimentichiamo che, peraltro, questa categoria è il primo biglietto da visita per i turisti che arrivano in Campania. Necessario poi che il Governo riattivi la moratoria per sospendere e bloccare i leasing (la media di spesa è 5mila euro al mese per ogni autobus), i debiti con le banche, i mutui. E’ evidente che senza incassi le aziende di autonoleggio bus non possono più sostenere questi costi. Lamentiamo anche promesse non mantenute: si attendeva un contributo che non è mai arrivato».
Le proteste, infatti, non si esauriscono con il corteo di oggi: giovedì 17 è prevista la seconda iniziativa: ci sarà un sit-in presso la sede della Regione Campania in modo da sollecitare il Governo nazionale al fine smuovere i fondi stanziati ma non ancora oggetto di bando. «Si rischia la morte di queste imprese- ribadisce Vincenzo Schiavo - chiediamo al Governatore De Luca e all’assessore Marchiello, sempre attenti su questi temi, di sbloccare tali fondi che darebbero ossigeno alle nostre attività».