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Lioni-Grottaminarda: lettera aperta dei sindacati al premier Conte

Confindustria, sindacati e sindaci uniti chiedono al Governo di evitare il naufragio della SSV Lioni-Grottaminarda

Confindustria, sindacati e sindaci uniti chiedono al Governo di evitare il naufragio della SSV Lioni-Grottaminarda.

Con una lettera aperta indirizzata in primis al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, quindi alla intera deputazione irpina o eletta ad Avellino e, per conoscenza, ai componenti delle Commissioni parlamentari ai Lavori Pubblici, si chiede di intervenire con urgenza per restituire il diritto di cittadinanza italiana ad un territorio, quello della provincia di Avellino.
"Egregi Signori, è, oramai, noto a tutti che, dopo il 31 dicembre 2018, si è determinato un sostanziale e completo blocco dei lavori della strada Lioni – Grottaminarda (relativi al completamento dell’asse viario Contursi-Grottaminarda), opera ritenuta strategica per l’assetto infrastrutturale del Mezzogiorno della Nazione.

L’arresto nella realizzazione delle attività di esecuzione dell’opera è stato causato dalla mancata proroga della struttura Commissariale; tale circostanza, peraltro, ha determinato, di fatto, l’eclissi della figura del Committente, con evidenti ricadute in termini di confusione operativa ed incertezze esecutive.

Appare doveroso chiarire, in via preliminare, anche al fine di evitare qualsiasi tipo di equivoco nella analisi delle vicende che attengono alla questione in considerazione, che la struttura Commissariale, pur facendo riferimento alla legge n. 219/1981 (relativa alla ricostruzione post sisma del 1980) è stata istituita con la legge n. 289/2002. (legge finanziaria 2003)

La struttura commissariale, dunque, è stata costituita ed è rimasta operativa per meno di 15 anni e non da 40 anni come improvvidamente affermato.

È d’uopo, inoltre, evidenziare che il Commissario, dal suo insediamento, ha completato molte opere e definito contenziosi e numerose pendenze riguardanti il completamento delle attività di ricostruzione post terremoto sia in Basilicata che Campania.

Fra le opere di viabilità la cui realizzazione è stara affidata alla sua competenza vi è anche il completamento della strada a scorrimento veloce Lioni – Grottaminarda, il cui primo tratto era stato realizzato da Contursi a Lioni (esattamente dallo svincolo autostradale della SA-RC di Contursi fino al quadrivio di Sant’Angelo dei Lombardi) già in esercizio fin dal 1996.

Rimane, dunque, da realizzare il completamento dell’asse viario dal quadrivio di Sant’Angelo dei Lombardi al casello autostradale di Grottaminarda dell’autostrada Napoli – Bari (tratto interamente posto in Provincia di Avellino).

Il Commissario ad Acta Ing. Filippo D’Ambrosio, perseverando nell’intenzione di completare il progetto inizialmente ideato, è riuscito, nel 2005, a favorire la sottoscrizione di un accordo di programma quadro fra la Regione Campania, il Ministero delle Infrastrutture ed il Ministero dell’Industria (oggi MISE), reperendo i fondi per stilare il progetto esecutivo in poco meno di due anni (tempi estremamente ridotti se si considera la complessità dell’opera anche in relazione all’orografia territoriale Irpina).

Il cui complesso iter amministrativo di approvazione dell’accordo in questione (che ha visto, tra l’altro, il coinvolgimento di ANAS S.p.A.,  Consiglio Superiore Lavori Pubblici, Regione Campania, Provincia di Avellino, Comuni interessati dal passaggio della strada, et cetera) si è concluso con l’approvazione del progetto esecutivo (cfr. decreto n. 709 del 28 luglio 2010 emesso dal Commissario ad Acta).

Il costo complessivo dell’opera è pari a circa € 430 mln., di cui circa € 279 mln. per il primo lotto (della lunghezza di Km 13,450  da Grottaminarda a Villamaina, in concessione al Consorzio INFRA.AV.) e circa € 150 mln. per il secondo lotto (della lunghezza di Km 6,050 da Villamaina al Quadrivio di Sant’Angelo, in concessione al consorzio INFRASUD), finanziata per l’80% circa dalla Regione Campania, disponibile a trasferire ad altro Ente i fondi,  in caso di mancata proroga della struttura Commissariale.

Nel primo lotto (in avanzata fase di realizzazione) sono presenti rilevanti opere d’arte realizzate (viadotti, tombini scatolari, attraversamenti stradali, gallerie artificiali, tracciato).

Un elemento incentivante per il completamento dell’opera è costituito, inoltre, dall’esenzione IVA a cui è assoggettata l’opera (che gode delle agevolazioni fiscali derivanti dalla contabilità straordinaria prevista dalla legge n. 219/1981 e riferite all’esistenza della figura giuridica del Commissario ad Acta).

Con la mancata proroga del Commissario ad Acta (che unitamente alle funzioni gestionali esercita rilevanti funzioni amministrative, sostituendosi agli Enti ed agevolando l’iter burocratico ed amministrativo nella realizzazione dell’opera), si è pervenuti al blocco di fatto dell’opera e, in poco tempo, è ragionevole presumere che si giungerà alla formalizzazione della sospensione dei lavori da parte delle imprese esecutrici e subappaltatrici che, in sostanza, allo stato attuale, sono prive di controparte contrattuale

È presumibile, peraltro, che la dichiarazione di sospensione possa costituire l’occasione per formalizzare milionarie riserve risarcitorie da parte delle imprese appaltatrici, con l’evidente rischio che si produca un danno erariale di svariate decine di milioni di euro.

In virtù di quanto espresso, dunque, si chiede agli Organi competenti di adottare ogni più utile iniziativa affinché venga disposta una adeguata proroga della struttura Commissariale; tale soluzione, difatti, appare finalizzata a garantire la necessaria continuità nell’esecuzione dei lavori, nella prospettiva di un celere completamento dell’opera. La previsione di una adeguata proroga della struttura Commissariale, inoltre, consentirebbe di procedere tempestivamente a disporre i pagamenti dovuti in favore delle Imprese esecutrici, con evidenti benefici per il tessuto economico locale e per i numerosi dipendenti di tali operatori economici.

Confindustria Avellino, fin dall’autunno scorso, è stata in costante contatto con le Istituzioni politiche e di governo del territorio, al fine di offrire, con spirito propositivo e costruttivo, il proprio contributo per evitare che un’opera strategica per l’intero meridione d’Italia venisse bloccata. Nell’ambito di tali rapporti Confindustria ha rappresentato, con decisione e fermezza, in ogni sede, le istanze che vengono dagli imprenditori, dai lavoratori e dalle istituzioni locali irpine.

Il riecheggiare di slogan che hanno contraddistinto la scorsa campagna elettorale ed i pregiudizi che sorgono dall’ignoranza delle effettive condizioni in cui è maturata la realizzazione dell’opera hanno condizionato il percorso decisionale che ha condotto alla mancata proroga della struttura Commissariale e dimostrato scarso senso di responsabilità e superficialità nell’affrontare soluzione in tempo utile.

La decisione di non prorogare il Commissario, però, ha determinato una intollerabile condizione di incertezza in ordine alle prospettive di continuazione ed esecuzione definitiva dell’infrastruttura, divenendo foriera di serie difficoltà economiche per le imprese ed i lavoratori impegnati nella sua esecuzione.

L’arresto dei lavori, inoltre, rischia di determinare, per l’ennesima volta, la perdita di una significativa occasione di sviluppo per il territorio irpino, condannandolo a rinunziare ad una infrastruttura in grado di agevolare e semplificare i collegamenti con la costa tirrenica e confinandolo, nuovamente, in una condizione di isolamento che incentiverà, di certo, processi di deindustrializzazione già fortemente marcati e di spopolamento che interessano l’Irpinia.

È evidente, dunque, che lo stato di cose venutosi a creare può determinare grave disagio e consistenti tensioni sociali che non giovano ad una Provincia già fortemente penalizzata in termini di sviluppo imprenditoriale ed occupazionale.

È del tutto evidente che l’idea di trasferire ad altre strutture le competenze del Commissario ha l’unico effetto di procrastinare i termini di consegna e completamento dell’opera, con evidenti pregiudizi per imprese, lavoratori e abitanti del territorio. Tali danni, peraltro, rischiano di essere assolutamente non ristorabili.

Appare necessario, quindi, evitare complicate  soluzioni  rispetto a posizioni assunte  senza alcuna specifica conoscenza della questione.

L’unica cosa necessaria è riavviare immediatamente i lavori, accelerare l’esecuzione dell’opera (anche attraverso un incremento dei turni di lavoro) e pervenire celermente al suo completamento.

Le esigenze sacrosante di controllo politico su un’opera così rilevante, peraltro, possono essere garantite ed assicurate prevedendo l’istituzione di un organo di vigilanza e controllo che assicuri tempi certi e definiti nel completamento dell’infrastruttura.

Il territorio irpino e i suoi rappresentanti locali chiedono ai propri rappresentanti politici una ferma assunzione di responsabilità al fine di evitare che la nostra Terra venga nuovamente danneggiata e privata di una solida opportunità di sviluppo.

Il dovere della politica è quello di trovare soluzioni celeri, efficaci ed efficienti alle condizioni di difficoltà dei territori rappresentati e non quello di aumentarne le criticità e le problematiche.

L’Irpinia tutta, dunque, nei suoi livelli di rappresentanza istituzionale locale e categoriale chiede alla politica di fare presto per evitare danni e pregiudizi che possono avere effetti esiziali per l’Irpinia." Fin qui il documento. 

I cittadini irpini sono degni di più attenzione, senso di responsabilità e competenza e meritano come e forse più di altri di essere tratti dal secolare isolamento che ne pregiudica lo sviluppo economico e sociale a beneficio delle future generazioni che devono continuare ad avere il diritto di abitare una Terra antica e nobile. Ossequiosi saluti.

La lettera è stata indirizzata: 

Al Presidente del Consiglio dei Ministri On. Prof. Giuseppe Conte, al Segretario Generale Presidenza Consiglio dei Ministri Prof.  Roberto Chieppa, al Ministro dello Sviluppo Economico  On.le Luigi Di Maio, al Capo di Gabinetto del Ministro dello Sviluppo Economico Avv. Vito Cozzoli, al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti  Sen. Danilo Toninelli, al Capo di Gabinetto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Prof. Avv. Gino Scaccia, al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali  On.le Luigi Di Maio, al capo di Gabinetto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Avv. Vito Cozzoli, al Ministro degli interni On.le Matteo Salvini, al Capo di Gabinetto del Ministro degli Interni Dott. Matteo Piantedosi, al Sottosegretario Ministero Infrastrutture e Trasporti Sen. Armando Siri, al Governatore Regione Campania On.le Vincenzo De Luca, al Capo di Gabinetto Governatore Regione Campania Avv. De Felice, al Senatore Ugo Grassi, alla Senatrice Alessandrina Lonardo, all’On. Sottosegretario Carlo Sibilia Sibilia, all’On.le Generoso Maraia Maraia, all’On.le Michele Gubitosa Gubitosa, all’On.le Maria Pallini, all’On.le Umberto Del Basso De Caro,all’On.le Cosimo Sibilia, all’On.le Gianfranco Rotondi, al Senatore Mauro Coltorti – Presidente IIX Commissione Lavori Pubblici, al Senatore Agostino Santillo – Componente IIX Comm. Lav. Pubblici, al Senatore Salvatore Margiotta – Componente IIX Comm. Lav. Pubblici, alla Senatrice Sabrina Ricciardi – Componente IIX Comm. Lavori Pubblici. Per conoscenza: Al Sig. Prefetto di Avellino – dott.ssa Maria Tirone, al Presidente  Vincenzo Boccia Confindustria, al Direttore Marcella Panucci Confindustria.

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