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Si apre uno spiraglio per la vertenza dell’Industria Italiana Autobus

Al tavolo, a cui non era presente il ministro Luigi Di Maio, hanno partecipato anche Bruno Papignani, segretario generale Fiom Emilia-Romagna, e Sergio Scarpa, segretario generale Fiom Avellino

Si apre uno spiraglio per la vertenza dell’Industria italiana autobus, ex Irisbus e Breda Menarinibus. Il tavolo convocato al Mise stamattina e’ sospeso in attesa delle decisioni della societa’ che sta riunendo i soci. Come riferisce il segretario confederale della Fiom Michele De Palma «siamo in una situazione di limbo, la situazione non e’ risolta, aspettiamo che i soci della societa’ decidano di eliminare la possibilita’ della liquidazione, come l’azienda ci ha anticipato. Il giudizio resta quindi sospeso ma siamo partiti da una situazione molto difficile- osserva il sindacalista- e ora si sono aperte delle possibilita’ che stiamo verificando».

Rispetto al problema della liquidita’ per gli stipendi «Invitalia ci ha detto che ci sono delle linee di finanziamento per cui una volta scongiurata la liquidazione della societa’ ci sarebbero le garanzie per pagare gli stipendi arretrati e quelli dei prossimi mesi».

Al tavolo, a cui non era presente il ministro Luigi Di Maio, hanno partecipato anche Bruno Papignani, segretario generale Fiom Emilia-Romagna, e Sergio Scarpa, segretario generale Fiom Avellino. I lavoratori restano in presidio al mese in attesa che il tavolo riprenda. De Palma conclude: «oltre alla emergenza della questione dei salari c’e’ una questione strategica: noi pensiamo che serva un polo pubblico del trasporto e crediamo che con Finmeccanica e Invitalia ci siano le condizioni per avere una maggioranza pubblica. Sara’ comunque il governo a decidere»

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