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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

L'inflazione decolla, viaggi e alimenti alle stelle: stangata da 500 euro a famiglia

Secondo le ultime stime dell'Istat ad agosto l'indice nazionale dei prezzi al consumo ha registrato un aumento dell'1,7% su base annua

L'inflazione torna a correre, veloce come i mezzi di trasporto che sono tra le voci principali nella 'scomoda' lista dei prezzi aumentati. Secondo le ultime stime diffuse dall'Istat, ad agosto 2018 l'indice nazionale dei prezzi al consumo ha registrato un aumento dello 0,5% su base mensile e dell'1,7% su base annua (da +1,5% di luglio). Un'accelerazione dovuta, secondo l'analisi dell'Istituto statistico, in prevalenza “ ai prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (il cui tendenziale si porta da +1,7% di luglio a +2,9%) e dei Beni alimentari lavorati (da +1,8% a +2,3%); registrano invece un rallentamento della crescita i prezzi dei Beni energetici (da +7,9% del mese precedente a +7,6%) e dei Beni alimentari non lavorati (da +3,6% a +3,0%)”.  

Su base mensile, continua l'Istat, la crescita dell'inflazione si deve prevalentemente ai rialzi dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+4,6%), dovuti in larga parte a fattori stagionali. L'inflazione acquisita per il 2018 è +1,4% per l'indice generale e +1,1% per la componente di fondo.

Carrello della spesa sempre più caro 

Resta alta ad agosto l'inflazione per il cosiddetto 'carrello della spesa'. La stima diffusa dall'Istat mostra infatti per i prodotti ad alta frequenza di acquisto una crescita dei prezzi del 2,8% su base annua, stesso valore di luglio.

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Codacons: “Confermato l'allarme sul caro-vacanze”

"I dati Istat sull'inflazione di agosto confermano in pieno l'allarme sul caro-vacanze lanciato dal Codacons, che aveva denunciato nelle settimane scorse un forte rialzo di prezzi e tariffe in tutto il comparto turistico e dei trasporti". E' quanto scrive l'associazione in una nota.

"Sulle ferie di agosto degli italiani si è abbattuta una vera e propria stangata - spiega il Codacons - con i servizi relativi ai trasporti che hanno subito una impennata del +2,9% rispetto al 2017. Le ripercussioni sulle tasche dei consumatori sono state pesanti: solo per gli spostamenti una famiglia con due figli spende oggi 154 euro in più su base annua (+101 euro la famiglia 'tipo')".

Il Codacons definisce "abnormi gli incrementi dei biglietti aerei, i cui prezzi aumentano del +29,8% in un solo mese. Un rincaro così forte non può essere determinato solo da fattori stagionali, e il rischio concreto è che si siano verificate speculazioni legate al caro-carburante che imperversa oramai dai mesi", aggiunge l'associazione che conclude: "In linea generale il rialzo dell'inflazione all'1,7% determina una maggiore spesa pari a +524 euro su base annua per la famiglia 'tipo', cifra che sale a +664 euro annui se si considera una famiglia con due figli".

Unc: “Rialzo prezzi preoccupante”

"Purtroppo l'inflazione prosegue la sua corsa e, dopo essere già triplicata in appena 3 mesi, dal +0,5% di aprile al +1,5% di luglio, sale ancora. Preoccupante, in particolare, la risalita dei prezzi del carrello della spesa (da +2,2% a +2,4%), spese obbligate che incidono anche su chi già fatica ad arrivare a fine mese". E' quanto afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, nel commentare i dati dell'Istat sui prezzi al consumo diffusi oggi.

"Per una coppia con due figli, la famiglia tradizionale di una volta, significa avere una maggior spesa annua complessiva di 554 euro, 390 euro per i beni ad alta frequenza di acquisto, 195 euro se ne vanno per il solo carrello della spesa, ossia per gli acquisti quotidiani, 177 per il cibo, 223 per i trasporti. Mentre per la famiglia media - conclude Dona - la stangata è di 439 euro su base annua, 289 per i prodotti acquistati più frequentemente, 146 per le compere di tutti i giorni, 146 per i trasporti".

Coldiretti: “Pesa l'aumento dei prodotti alimentari”

A spingere il carrello della spesa sono anche gli aumenti dei prodotti alimentari rispetto allo scorso anno, da quelli lavorati (+3%) come vino e pasta a quelli non lavorati (+2,3%) come la frutta e la verdura. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat sull'andamento dei prezzi ad agosto.

Nel 2018, ricorda la Coldiretti, "si contano oltre mezzo miliardo di danni in agricoltura dall'inizio dell'anno, per le anomalie climatiche che hanno decimato i raccolti, distrutto coltivazioni, abbattuto alberi abbattuti e allagato le aziende. Il crollo della produzione - sottolinea l'associazione - ha effetti sui prezzi anche per il rischio di speculazioni nel passaggio dei prodotti dal campo alla tavola, a danno dei consumatori e dei produttori".

"Dalle piante questa estate è scomparso quasi un frutto su quattro - continua la Coldiretti - per il crollo dei raccolti in tutta Europa a causa dell'andamento stagionale anomalo con gelate invernali e grandine, dalle albicocche alle susine, dalle pesche alle nettarine. Anche se la qualità è salva grazie a un buon contenuto proteico il raccolto di grano per il maltempo ha subito una riduzione della produzione di circa il 10% rispetto allo scorso anno, ma le quotazioni del grano sono ancora insoddisfacenti per gli agricoltori italiani".

"Per il vino invece è iniziata ad agosto la vendemmia che si prevede - stima la Coldiretti - nel 2018 con una produzione complessivamente in aumento tra 10% e il 20% con circa 46/47 milioni di ettolitri rispetto ai 40 milioni dello scorso anno, che per la grave siccità è stata tra le più scarse dal dopoguerra con effetti anche sugli attuali andamenti di mercato. L'andamento anomalo di quest'anno conferma purtroppo il manifestarsi con elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense e il rapido passaggio dal caldo al maltempo".

"Il 2018 si è infatti classificato fino ad ora come l'anno più bollente dal 1800, anno in cui sono iniziate le rilevazioni, con una temperatura superiore di 1,46 gradi rispetto alla media storica nei primi sette mesi dell'anno ma non sono mancate trombe d'aria, bombe d'acqua, e temporali violenti che hanno colpito a macchia di leopardo il territorio. Una situazione - ricorda l'associazione - che influenza direttamente le imprese agricole con lo sconvolgimento dei normali cicli stagionali che impatta sull'economia e rappresenta anche una sfida anche per i consumatori che sono costretti a fare i conti con le fluttuazioni anomale nei prezzi dei prodotti che mettono nel carrello della spesa", conclude la Coldiretti.

Federconsumatori: “Stangata da 500 euro a famiglia”

I dati sull'inflazione diffusi dall'Istat oggi si traducono "in termini economici in 503,2 euro in più all'anno a famiglia". E' quanto stima Federconsumatori. "Cresce in misura ancora maggiore l'indice relativo al carrello della spesa, che si attesta al +2,8%. A determinare l'aumento sono soprattutto i costi dei trasporti, che guarda caso aumento proprio in occasione del periodo estivo in cui il flusso di passeggeri è maggiore", aggiunge l'associazione.

"Una crescita che rappresenta un elemento di forte preoccupazione, dal momento che è noto come l'incidenza dell'aumento dei prezzi pesa soprattutto sui redditi medio-bassi. Gli aumenti inflazionistici peseranno su bilanci familiari già duramente provati dalla stangata che le famiglie dovranno sostenere per bollette, costi per la scuolaTari e riscaldamento, per un totale di 1.694,60 euro. Cifre insostenibili, che, non essendo proporzionate ai redditi, determineranno un ulteriore contenimento della domanda interna, con un impatto negativo sul versante della produzione e, sull'andamento occupazionale. Quest'ultimo, secondo i dati odierni, seppure scenda di 0,4 punti percentuali attestandosi al 10,4%, conferma la tendenza di crescita del lavoro precario: aumentano, infatti, i lavoratori a termine, diminuiscono i permanenti".

 

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