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Martedì, 26 Settembre 2023
Economia

Ferrero lancia 5 nuovi gelati, Coldiretti: "Un' opportunità per le nocciole"

Ferrero ha annunciato cinque nuovi gelati che faranno presto il loro esordio sul mercato, aumenterà quindi la richiesta di nocciole italiane e irpine

Il Gruppo Ferrero ha deciso di irrompere anche nel settore dei gelati confezionati. Lo farà con un’azione coordinata in diversi Paesi europei: Italia, Francia, Germania, Austria e Spagna. Si conoscono già i prodotti, pronti a essere lanciati su un mercato che nel nostro Paese vale 1,9 miliardi di euro: gli stecchi Ferrero Rocher (nelle versioni Classic e Dark) e Raffaello, ma anche i ghiaccioli Estathé (limone e pesca).

I nuovi gelati confezionati Ferrero dovrebbero essere disponibili in tutti i canali della grande distribuzione entro la fine di aprile. La scelta dei prodotti non è casuale. L’azienda ha spiegato che è dovuta alla riconosciuta eccellenza dell’azienda in quella che viene chiamata la ‘categoria praline‘.

Quindi, il lancio dei gelati Ferrero Rocher e Raffaello punta alla categoria degli stecchi, che in Italia vale il 18% del totale (quello dei ghiaccioli, invece, vale il 7%). Inoltre, durante l’estate i dolcetti Rocher e Raffaello sono ritirati per evitare che il caldo li danneggi. Nella versione gelato, quindi, si darà ai clienti più golosi l’opportunità di continuare ad assaporare quei gusti.

Per Coldiretti, si tratta di una notizia assai positiva perché il settore del gelato rappresenta un importante sbocco di mercato per le produzioni agricole nazionali di latte, zucchero e nocciole. Ricordiamo che da sempre Ferrero investe nel comparto corilicolo irpino, dove ha sede l'importante stabilimento di Sant'Angelo dei Lombardi.

Qualche anno La Ferrero Hazelnut Company ha promosso un progetto di filiera chiamato “Nocciola Italia” agganciando i territori che ospitavano i suoi stabilimenti. Si mirava alla riconversione e alla valorizzazione di ampie superfici del territorio, diventando così strumento di sviluppo economico, sociale e sostenibile.

«La produzione di gelato rappresenta un importante sbocco di mercato per le produzioni agricole nazionali come latte, zucchero e nocciole che si auspica possano essere valorizzate nelle nuove linee produttive» fa sapere Coldiretti che sottolinea come in controtendenza rispetto all'andamento generale,  le esportazioni di gelati dall'Italia sono aumentate dell'8% nell'anno del Covid per un valore di quasi 236 milioni di euro. L'Unione Europea, sottolinea ancora la Coldiretti, produce più di 3 miliardi di litri di gelato dove la Germania tra gli Stati dell'UE si classifica il principale produttore, mentre l'Italia si colloca al secondo posto seguita dalla Francia.

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