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Economia Pratola Serra

Picone (Cisal): "Riconversione per garantire continuità FCA"

L'analisi del sindacalista metalmeccanico

«Per garantire una prospettiva allo stabilimento Fca di Pratola Serra è necessaria una riconversione della produzione, che vada in direzione di una motoristica a basso impatto ambientale». Ad affermarlo è Massimo Picone, segretario provinciale della Cisal Metalmeccanici di Avellino.
«Dopo la conferma del piano investimenti – prosegue il dirigente del sindacato autonomo – annunciato dal vertice del gruppo industriale, che prevede uno stanziamento per il prossimo triennio, per gli impianti presenti in Italia, di 5 miliardi di euro, c’è la necessità di calibrare in maniera adeguata la strategia complessiva, in modo da garantire, con la produzione di nuovi modelli richiesti dal mercato attuale, la piena occupazione e rivedere la missione produttiva degli stabilimenti, come quello irpino, per i quali non è stata definito un adeguato obiettivo per il futuro. Con la sola produzione di motori diesel, infatti, già oggi – e ormai da anni - non si riesce a dare continuità all’attività lavorativa».
«La nostra preoccupazione – aggiunge Picone – è tanto più giustificata perché gli ammortizzatori sociali ai quali si è fatto ampiamente ricorso hanno ovviamente una scadenza e ormai siamo prossimi al termine».
«Auspichiamo, dunque, che si vada quanto prima ad un confronto con le parti sociali ed il governo nazionale, aprendo un capitolo specifico su Pratola Serra, puntando sulla produzione di motori ibridi ed elettrici, per mettere in atto tutte le azioni utili a impedire pericolosi ed inaccettabili salti nel vuoto».
 

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