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Economia

Emergenza idrica: la nota di ADOC, Federconsumatori

"Le ripetute sospensioni del servizio, l'interruzione per giorni in alcuni casi e soprattutto la perdita di migliaia di metri cubi d'acqua, sono la preoccupante conferma che il collasso del sistema non è così lontano"

Le scriventi associazioni dei consumatori, ADOC – FEDERCONSUMATORI – MDC – si vedono nuovamente costrette ad intervenire in merito allo stato di estrema criticità in cui versa il servizio idrico integrato.

Nel corso della nostra ultima conferenza stampa tenutasi il 24 Ottobre 2016, avevamo per l’ennesima volta denunciato l’iniquità dell’attuale sistema tariffario dell’Alto Calore Servizi a fronte delle criticità  in cui versa la gestione del servizio idrico integrato.

Nell’interesse delle nuove generazioni, avevamo sollecitato il superamento dell’attuale gestione, al fine di approntare quanto prima un credibile piano industriale, volto al riammodernamento delle infrastrutture idriche.

Gli eventi degli ultimi giorni, al netto della situazione climatica, che in Irpinia non può essere considerata eccezionale, hanno dimostrato nei fatti che le nostre previsioni erano errate per difetto.

Le ripetute sospensioni del servizio, l’interruzione per giorni in alcuni casi e soprattutto la perdita di migliaia di metri cubi d’acqua, sono la preoccupante conferma che il collasso del sistema non è così lontano.

La nostra preoccupazione si è acuita negli ultimi giorni, in occasione della riunione d’urgenza tenutasi in Prefettura, tra il presidente De Stefano e il dott. Ciro Pesacane della Regione Campania, per sollecitare un finanziamento di 6 Milioni di euro, da utilizzare per il rifacimento della terza pompa di sollevamento della centrale di Cassano Irpino.

In precedenza erano state le scriventi associazioni a chiedere un incontro al Prefetto, per denunciare formalmente alle Autorità Politiche e di Governo le loro forti preoccupazioni, onde evitare casi simili a quelli verificatisi in Sicilia, nella città di Messina.

La Prefettura, a seguito della nostra istanza, ha assunto informazioni presso gli enti interessati, ACS e ATO, ma successivamente non ha ritenuto opportuno organizzare un incontro, né tantomeno ha comunicato i motivi del diniego, salvo poi ritrovarsi successivamente sul tavolo una reale e solo parziale anticipazione di quanto denunciato dalle scriventi associazioni.

In considerazione dello stato di emergenza, ci auguriamo che il finanziamento promesso dalla Regione sia effettivamente erogato, ma allo stesso tempo non si può chiudere gli occhi innanzi ad un campanello d’allarme così grave.

La società Alto Calore Servizi, nonostante applichi una iniqua tariffazione che ogni anno porta nelle sue casse più di 40 Milioni di euro, ha dimostrato di essere incapace di finanziare direttamente e/o tramite il sistema bancario un fondamentale intervento di manutenzione straordinaria di soli 6 Milioni di euro.

Le emergenze a cui andremo incontro richiederanno investimenti di pari importo e superiori, non potranno essere affrontate con il sistema dell’emergenza, in attesa di finanziamenti provenienti dall’alto.

Trattasi di una problematica di sicurezza e ordine pubblico che va affrontata dagli organi di governo e dalla politica, in particolare dai Sindaci, i quali sono i primi responsabili di questa situazione di emergenza, pronti a votare questo e quell’altro presidente, ma mai a porsi il problema della effettiva sostenibilità del sistema.

Le scriventi associazioni, per quanto di loro competenza, continueranno ad informare gli utenti, anche mediante l’organizzazione di iniziative di lotta e confronto pubblico.

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