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Economia

"Edilizia: ruolo e proposte per il futuro sistema economico": la presentazione del convegno

La quarta edizione dell’evento, organizzato da Federcomated Avellino con Confcommercio – Imprese per l’Italia, si terrà venerdì 29 aprile all'Hotel de la Ville di Avellino

Si svolgerà venerdì 29 aprile il convegno “Edilizia: ruolo e proposte per il futuro sistema economico”, presentato questa mattina presso l'Hotel de la Ville di Avellino. Un'occasione, promossa da Federcomated Avellino con Confcommercio – Imprese per l’Italia, per mettere a confronto esponenti della politica, dell’edilizia, delle professioni e dei servizi su temi di rilevanza socio-economica. Molteplici gli argomenti di attualità che saranno affrontati nella sala della struttura alberghiera di Via Palatucci: Superbonus 110%, comunità energetiche ed efficienza energetica, PNRR e transizione ecologica e la nuova proposta di legge per la filiera edilizia.

"Edilizia: ruolo e proposte per il futuro sistema economico": la presentazione del convegno

Caro prezzi delle materie prime, PNRR e transizione ecologica

L'edilizia, come accade a molti settori economici, si ritrova a vivere un altro momento storico complicato, dopo quello della pandemia, a causa dell’aumento dei costi delle materie prime, della scarsità dei materiali e della carenza di personale qualificato. Fattori, questi, che potrebbero mettere a rischio la realizzazione delle opere del PNRR, perdendo così un'occasione importante per l'intero paese. 

"C'è un oggettivo problema di approvigionamento dei materiali e questo è causato dai rincari che sono molto sensibili anche per via della speculazione - dice Antonio Santosuosso, Presidente Geometri della Provincia di Avellino - adesso si sta correndo ai ripari con l'adeguamento dei prezzari ma è poca cosa rispetto ai costi effettivi che gli imprenditori sono costretti a sborsare quando vanno a richiedere le materie prime alle aziende produttrici" sostiene.

Rispetto al PNRR, Santosuosso afferma: "In un paese come l'Italia, che è fatto di una burocrazia enorme, credo che sia impossibile pensare di fare tutta una serie di appalti e di portarli a termine nel giro di cinque anni, anche perchè le amministrazioni pubbliche hanno un personale molto carente dal punto di vista quantitativo. Spero che si ricorra anche ai collegi professionali per poter dare una mano reale agli uffici e fare in modo che l'obiettivo 2026 possa essere recuperato. Ad ogni modo, il comparto vive una ripresa grazie a questi incentivi ma le aliquote dovevano essere meno favorevoli e le scadenze dovevano essere meno ravvicinate così da realizzare lavori fatti bene".

Carenza di manodopera e tecnici

"Il sistema del comparto edile della provincia e di tutta Italia era ripartito bene dopo il Covid - afferma il Presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Avellino, Vincenzo Zigarella - tuttavia, non sono stati presi in considerazione determinati scenari quali il rincaro delle materie prime, l'esaurimento della manodopera e la carenza di tecnici. Così si rischia uno stallo e di non far partire i cantieri che erano programmati. Anche sulla cessione dei crediti è stato fatto un bel pasticcio".

Alla presentazione del convegno era presente anche Erminio Petecca, presidente dell'Ordine degli Architetti della provincia di Avellino: "Sono due anni che rincorriamo una legge come quella del superbonus di una complessità estrema che ha visto ben sedici modifiche in Parlamento. Finalmente ai Comuni stanno arrivando i fondi del PNRR ma ci accorgiamo che non sono attrezzati con progetti esecutivi. Quindi, ci troviamo di fronte a tantissimi problemi, anche quello del rincaro dei prezzi, a causa degli squilibri geopolitici in corso in Europa". 

Bonus: proposta di legge della filiera edilizia

"Sarà un convegno tecnico dove parleremo dei problemi reali - spiega Giulio De Angelis, consigliere nazionale di Federcomated e Presidente della sezione cittadina -  per il Superbonus discuteremo della proposta di renderlo strutturale per superare l'aumento indiscriminato dei prezzi ed evitare la confusione che si è generata da novembre con l'uscita del decreto che ha modificato la gestione dei crediti, ha bloccato la possibilità da parte degli imprenditori di scontare i crediti in banca, ha creato disorientamento a chi doveva fare interventi su case unifamiliari. Vogliamo difendere il nostro comparto, che rappresenta il 20% del Pil del paese". 

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