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Economia

Controlli Inps sul bonus da 600 euro: chi rischia di doverlo restituire

Effettuati i pagamenti l'Inps sta controllando chi non ne aveva diritto

L’Inps, con un recente comunicato, ha reso noto che al 27 aprile 2020 più di 4,7 milioni di domande di bonus 600 euro.

Di queste:

  • 3.668.968 sono state accolte;
  • 1,1 milioni circa non sono state accettate
  • 225.000 presentavano un Iban errate;
  • Circa 300.000 sono state respinte per cumulo con pensione o Reddito di Cittadinanza;
  • 630.000 avevano “requisiti che non hanno superato i controlli e sono in stato di verifica\correzione per categoria sbagliata dall’utente”.

Al 3 maggio 2020 sono stati pagati 33.427.837 bonus. 

L'INPS tuttavia controllerà i beneficiari dell'indennità una tantum anche dopo averla pagata. Chi non soddisfa i requisiti rischia di dover restituire i 600 euro.

I casi in cui si dovrà restituirlo sono:

  • Il bonus è incompatibile per quanti sono iscritti anche ad altre forme previdenziali obbligatorie;
  • sono titolari di una pensione diretta (compresa quella previdenziale di invalidità);
  • percepiscono il reddito di cittadinanza.
  • Per i lavoratori autonomi, dello spettacolo e per gli operai agricoli ci sono altri requisiti specifici:
  • lavoratori stagionali: hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore del Decreto Cura Italia;
  • operai agricoli: nel 2019 devono aver effettuato almeno 50 giornate effettive di attività di lavoro agricolo;
  • lavoratori dello spettacolo: 30 contributi giornalieri versati nell’anno 2019, cui deriva un reddito non superiore a 50.000 euro.
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