Iia, Cisl Campania ed Irpinia Sannio su accordo tra il MISE e la Regione Campania
La nota di Melchionna
La Cisl Campania e la Cisl Irpinia - Sannio hanno rivendicato e
sostenuto da anni l’ accordo di programma tra il MISE e la Regione
Campania finalizzato a sostenere un contratto di sviluppo presentato
da IIA (Industria Italiana Autobus) e dedicato integralmente alla
riattivazione dello stabilimento ex Irisbus di Flumeri (AV). Per
questo
auspicano una ripresa immediata delle attività di costruzione degli
Autobus, le commesse seppur ereditate non mancano ma c’è bisogno
di completare la reindustrializzazione già avviata con la precedente
gestione. Flumeri e l’Italia debbono riattivare quel patrimonio di
conoscenze tecniche che ne hanno fatto e continuano a farne
un’eccellenza nel mondo delle costruzioni degli Autobus, quelle
conoscenze che hanno permesso di aggiudicarsi negli ultimi anni
migliaia di commesse.
La Cisl Campania e la Cisl Irpnia-Sannio ritengono che la Regione
Campania dopo aver dimostrato vicinanza al problema Iia si faccia ora
parte vigile sull’attuazione del programma, affinché gli oltre 18
Ml/€ del contratto di sviluppo siano realmente spesi a Flumeri e
per la ripartenza di questo stabilimento, anche perché rientra a
pieno in una zona zes. Zone che hanno preso il via lunedì 28
gennaio con l’insediamento della cabina di Regia, in attesa da
parte del Governo del decreto semplificazioni.
La Cisl Campania, insieme alla Cisl Irpinia-Sannio e alla rispettiva
categoria, sorveglierà affinché Flumeri non diventi preda di mere
speculazioni, vanificando gli sforzi che si stanno facendo per far
tornare in fabbrica tutti i lavoratori che sono ancora in attesa
della cassa integrazione e ridare dignità a quel territorio. Una
realtà che deve essere il volano di sviluppo per un polo unico della
costruzione di autobus e inserirsi in maniera armonica in una
politica di sviluppo industriale su scala nazionale, che si
interfacci anche con la definizione di un piano di sviluppo
industriale regionale, anche se siamo molto perplessi perché dalla
manovra di governo si evince che piani di sviluppo e di investimenti
per il Sud sono quasi assenti e certamente gli stanziamenti regionali
non possono sostituirsi in toto ai mancati investimenti del Governo.
Un governo che con la messa in discussione della realizzazione delle
infrastrutture penalizza in modo particolare il Mezzogiorno. Ed è
proprio questo uno dei tanti motivi per cui la Cisl manifesterà il
giorno 9 a Roma.
A questo punto ci aspettiamo un protagonismo della Regione Campania
che garantisca un immediato rientro dei lavoratori e il definitivo
decollo dell’ azienda. Sono queste le soluzioni alla grave crisi
industriale che da anni ormai invade il nostro territorio e solo con
queste si può finalmente traguardare la progressiva uscita della
crisi del tessuto produttivo industriale campano.