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Troppi cinghiali in Irpinia, la Coldiretti sollecita la Regione

Lo dichiara, in una nota, il direttore provinciale di Coldiretti Avellino, Salvatore Loffreda, che sollecita azioni immediate per dare seguito alla delibera approvata il 29 dicembre scorso dalla Giunta regionale

“Bisogna affrontare in maniera decisa il problema cinghiali perché ormai l’emergenza rischia di diventare un assurdo “bollettino di guerra”. Non basta avere un programma straordinario dell’emergenza approvato dalla Regione Campania: i piani sulla carta non servono, chiediamo azioni concrete”.

Lo dichiara, in una nota, il direttore provinciale di Coldiretti Avellino, Salvatore Loffreda, che sollecita azioni immediate per dare seguito alla delibera approvata il 29 dicembre scorso dalla Giunta regionale. Il documento di indirizzo varato dalla Regione prevede la pianificazione delle attività sanitarie connesse alla gestione della fauna selvatica nelle aree protette, l’istituzione di un archivio digitale e georeferenziato dei danni arrecati dagli ungulati, piani di censimento e la riduzione dello squilibrio ecologico e dei danni conseguenti all’incremento della fauna selvatica.

“Adesso che il documento esiste, i ritardi non sono più giustificati – spiega Loffreda – è necessario al più presto rendere operativo questo programma e dare finalmente il via libera ad ogni azione utile per contenere la presenza di cinghiali sul territorio irpino. Noi crediamo siano utili gli interventi stabiliti dalla Regione Campania ma non basta siano scritti su fogli di carta: e allora si dia attuazione all’archivio dei danni, ai programmi di prevenzione e controllo, all’incremento del piano sanitario sui capi abbattuti, allo sviluppo della filiera della carne e ai nuovi corsi di formazione per cacciatori. Ormai, gli agricoltori e i cittadini sono stufi di aspettare”.

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