Salvatore Loffreda, attuale vice presidente della Camera di Commercio reggerà le sorti dell'Ente in attesa di schiarite in merito alla pronuncia del Tar di Salerno che ha fatto decadere Costantino Capone. 

"Siamo rispettosi della sentenza del Tar. Ora si valuterà se presentare o meno ricorso, ma ogni decisione sarà presa nel pieno rispetto della Camera di Commercio e non di un singolo. Da ieri sono reggente dell’ente e valuteremo al meglio ogni cosa da fare. La cosa sicura che posso dire è che voglio evitare, ad ogni costo, il commissariamento. Non voglio che la Camera di Commercio di Avellino si presenti indebolita alla fase di fusione con la Camera di Commercio di Benevento. Non siamo attaccati alle poltrone. L’elezione di Capone a presidente – prosegue Loffreda – è avvenuta sulla base di una circolare di indirizzo, dello scorso ottobre del Ministero, secondo la quale il quarto mandato è possibile. Del resto, nelle stesse condizioni di Avellino si trovano Camere di Commercio ben più importanti, come Milano e Parma, ad esempio. Ripeto, dunque, che non sappiamo ancora se ricorrere o meno al Consiglio di Stato. Per noi sarà importante quanto deciderà la magistratura sul caso di Reggio Calabria".

Intanto Simone Ciampoli, in rappresentanza del settore agricoltura si è dimesso per incompatibilità subentrata visto un incarico ricevuto in Toscana. Otra la Regione nominerà il sostituto.