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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

La benzina sfonda i due euro al litro, ma di quanto aumenterà ancora il prezzo?

La settimana inizia con rincari evidenti nei distributori di tutta Italia e nei prossimi mesi sono da mettere in conto altri 5 cent al litro in più alla pompa: ecco perché

Continuano gli incrementi sulla rete carburanti. La settimana inizia con rincari evidenti in tutta Italia. Con le quotazioni dei prodotti petroliferi nel Mediterraneo che hanno chiuso venerdì in forte crescita per la quinta seduta consecutiva, le compagnie nel fine settimana hanno rivisto al rialzo i prezzi raccomandati di benzina e diesel. In particolare, Eni è salita sabato di 5 centesimi su entrambi i carburanti, IP, Q8 e Tamoil di 4 centesimi. I prezzi praticati sul territorio, a valle dei numerosi interventi degli ultimi giorni, risultano quindi ancora in netto aumento, con la verde che sfonda i 2 euro/litro anche in modalità self (con picchi a 2,2 euro/litro in modalità servito). Il diesel supera i 2 euro nel rifornimento con servizio. Incrementi significativi si registrano pure per i prezzi praticati di Gpl e metano auto.

Benzina: oltre 2 euro al litro anche self service

Più nel dettaglio, in base all'elaborazione di Quotidiano Energia dei dati alle 8 di ieri comunicati dai gestori all'Osservaprezzi carburanti del Mise, il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self sale a 2,004 euro/litro (venerdì 1,912), con i diversi marchi compresi tra 1,994 e 2,032 euro/litro (no logo 1,971). Il prezzo medio praticato del diesel self schizza a 1,901 euro/litro (venerdì 1,788) con le compagnie posizionate tra 1,881 e 1,977 euro/litro (no logo 1,891).

Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato cresce a 2,117 euro/litro (venerdì 2,039) con gli impianti colorati che mostrano prezzi medi praticati tra 2,069 e 2,226 euro/litro (no logo 2,014). La media del diesel servito vola a 2,019 euro/litro (venerdì 1,921) con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi praticati compresi tra 1,999 e 2,095 euro/litro (no logo 1,930).

Infine, i prezzi praticati del Gpl risultano ancora in salita e vanno da 0,859 a 0,879 euro/litro (no logo 0,854). Infine, cresce anche il prezzo medio del metano auto che si posiziona tra 1,854 e 2,021 (no logo 1,975).

Perché la benzina sta aumentando

Con la guerra i prezzi del greggio potrebbero addirittura aumentare fino a 120-130 dollari, anche 150 dollari in presenza di un embargo delle esportazioni russe. In futuro le forniture di petrolio e gas dalla Russia all'Europa potrebbero essere interrotte per un tempo più o meno lungo, facendo aumentare ulteriormente i prezzi all'ingrosso. L'ipotesi non si può escludere.

L'Opec+ fino ad ora non ha ceduto alle pressioni per accelerare l'aumento della produzione. Opec+ è lo storico cartello dei paesi produttori, che include ora anche la Russia, in modo stabile. Dopo il crollo dei consumi in piena emergenza Covid nel 2020, Opec+ ha deciso di aumentare progressivamente la produzione di 400mila barili al mese, ma non andrà oltre. Un livello troppo basso, secondo vari osservatori, dato che alcuni paesi facenti parte dell'organizzazione non stanno incrementando la produzione anche per problemi interni. Ad alimentare le tendenze al rialzo ci sono anche le previsioni secondo cui Pechino, di gran lunga il maggior importatore di greggio al mondo, potrebbe aumentare l'import del 7% nel 2022.

In conclusione, secondo varie stime nei prossimi mesi sono da mettere in conto altri 5 cent al litro in più alla pompa di benzina. Il prezzo della benzina aumenta a livello internazionale quando aumenta il costo del petrolio. Ma quando sale il costo del petrolio, il costo della benzina aumenta lentamente, e quando scende il prezzo del petrolio, il prezzo della benzina scende lentamente. Il greggio infatti è una cosa, benzina e gasolio che si acquistano ai distributori un’altra. Sul prezzo alla pompa incidono, oltre al valore della materia prima, i costi di estrazione, raffinazione, stoccaggio, trasporto e il costo della distribuzione finale. A incidere tanto in Italia sul costo finale sono poi in realtà le accise e l'Iva. Tutti i Paesi tassano il carburante ma l'Italia resta in testa alla classifica per il peso fiscale a litro. Negli Stati Uniti la benzina costa circa la metà di quanto la paghiamo noi in Italia.

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