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Bcc Irpina, giorni decisivi per il futuro: convocata l'assemblea dei soci

La notizia delle ultime ore è la costituzione di un pool di imprenditori locali disposti a presentare una offerta per rilevare la banca. Una strada non semplice. L'imprenditore Umberto Petitto tra i fondatori dell'Istituto non ci sta e ipotizza la creazione di una società fiduciaria

Sarà un fine settimana decisivo per il futuro della Bcc Irpina. Il commissario straordinario Alessandro Ruggeri ha convocato l'assemblea straordinaria ed ordinaria dei soci della Banca di  Credito Cooperativo Irpina.

L'Istituto di Credito non sta attraversando un buon periodo. E' stato evitato il crac ma per dar ancora la possibilità di esistere all'istituto bancario c'è bisogno di nuovi acquirenti poichè sulle proprie gambe l'intero impianto non si può più reggere.

L'accordo più probabile è con la Bcc di Flumeri che ha manifestato in via informale interesse.

Ma la notizia delle ultime ore è la costituzione di un pool di imprenditori locali disposti a presentare una offerta per rilevare la banca. Una strada non semplice. L'imprenditore Umberto Petitto tra i fondatori dell'Istituto non ci sta e ipotizza la creazione di una società fiduciaria.

Gli organi dell’Amministrazione Straordinaria che ha lavorato in questi anni scrivono nella relazione che  "L’attività della gestione commissariale è stata volta alla regolarizzazione dell’attività aziendale, e segnatamente alla rimozione delle anomalie poste a base del Commissariamento, nonché alla verifica circa la sostenibilità di una rinnovata “gestione ordinaria”. In particolare sono state implementate misure di generale semplificazione dei processi e dei flussi aziendali, con ottimizzazione delle risorse umane a seguito di un riassetto organizzativo e il potenziamento dei presidi nei centri di maggiore criticità aziendale.

In relazione a ciò, era stata prospettata alla Banca d’Italia una possibile soluzione della crisi aziendale, mediante un intervento di sostegno del Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo (FGDCC) accompagnato dall’aumento di capitale da parte dei soci., che aveva espresso un orientamento di massima favorevole. Il 27 settembre u.s., si è quindi tenuta l’assemblea straordinaria e ordinaria della BCC per l’adozione delle modifiche statutarie e regolamentari volte a consentire l’attuazione delle citate misure di sostegno.

Peraltro, tenuto conto del recente orientamento assunto dalla Commissione Europea che qualifica come “aiuti di Stato” gli interventi ipotizzati, è stata ritenuta non più perseguibile la rimessa in bonis della banca. E’ stata di conseguenza esplorata la possibilità di risolvere la crisi attraverso il coinvolgimento di altri intermediari. In particolare, al fine di tutelare i depositanti della banca e salvaguardare i livelli occupazionali, è stata presa in considerazione la percorribilità di un’operazione di cessione ad altra banca della categoria di attività e passività dell’Irpina e successiva liquidazione volontaria della stessa.

L’operazione è stata delineata anche in funzione della tutela delle ragioni dei soci, che sarebbero penalizzate da un intervento autoritativo di liquidazione. Si è pertanto profilato il ricorso a forme di sostegno alternative a quelle a suo tempo ipotizzate, che vedono l’intervento – su base volontaria – del Fondo di Garanzia Istituzionale (FGI) per l’acquisto delle sofferenze dell’Irpina, in modo da rendere comunque possibile la cessione dell'Irpina ad altra BCC della Regione previa valutazione delle offerte formulate nell’ambito di una procedura competitiva. Peraltro, si rammenta che, ai sensi dell’art. 28 dello statuto dell’Irpina, per deliberare lo scioglimento anticipato della Società è necessario il voto favorevole della maggioranza assoluta dei soci aventi diritto al voto".

A Venticano, dunque il 9 e il 10 gennaio si conoscerà il futuro dell'Istituto.

All'ordine del giornoin parte straordinaria lo scioglimento anticipato e messa in liquidazione volontaria della società attraverso la cessione delle attività e delle passività ad altra BCC della regione; la nomina di uno o più liquidatori e determinazione dei criteri di liquidazione e del compenso dei liquidatori.

In parte ordinaria la nomina del Collegio sindacale e del Presidente e determinazione dei compensi dei sindaci. 

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