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Economia

Assegno unico, è oggi la scadenza: come non perdere un solo euro di arretrati

Chi non fa domanda entro oggi non riceverà il nuovo contributo già a marzo. E gli arretrati spetteranno solo a chi chiederà l'aiuto entro giugno. Si può fare domanda anche senza Isee: "Molti si accorgeranno dei soldi mancanti con l’arrivo delle buste paga tra fine marzo e inizio aprile"

Il 28 febbraio, oggi, è la prima scadenza. Sono 2,7 milioni le domande per l'assegno unico protocollate nei primi due mesi dell’anno e le famiglie che riceveranno i soldi spettanti nella seconda metà di marzo. C'è ancora qualche ora di tempo, fino a stasera, per ricevere subito la somma spettante. Al numero complessivo di domande presentate vanno però aggiunti i 773mila minori presenti nei nuclei familiari già beneficiari del reddito di cittadinanza: in questo caso i genitori non sono tenuti a presentare istanza, ma riceveranno separatamente l’integrazione prevista degli importi. L'operazione assegno unico ha raggiunto circa 5,5 milioni di figli, numeri alla mano. Pochi, perché è solo metà della platea potenziale. A oggi, il numero di domande arrivate all’Inps sembra insufficiente a raggiungere la quasi totalità degli aventi diritto. Forse c'entrano i i tempi stretti con cui è partita la campagna in seguito all’approvazione del decreto legislativo del 21 dicembre scorso. Ma anche la poca chiarezza sul tema in varie fasce della popolazione. Ecco tutte le cose da sapere.

Assegno unico per ogni figlio: le cose da sapere sugli arretrati

In ogni caso è bene chiarire quali sono le prossime scadenze e le relative conseguenze. Tutti coloro che presenteranno domanda dal 1° di marzo in poi, infatti, si troveranno a perdere le misure attualmente in vigore, percepite in busta paga dai lavoratori dipendenti (detrazioni fiscali per i figli a carico e assegni al nucleo familiare). Con il rischio di importanti ripercussioni sulla liquidità mensile a disposizione. Per questo è «possibile - spiega al Sole 24 Ore Anna Maria Bilato del patronato Inca della Cgil – che in concomitanza con l’arrivo delle buste paga, tra fine marzo e inizio aprile, assisteremo a una “risveglio” delle domande: solo quando la gente toccherà con mano la perdite cercherà di capire e correrà ai ripari".

A quel punto, chi farà domanda entro giugno avrà sempre diritto agli arretrati accumulati a decorrere dal mese di marzo. E l’Inps, in tutti i casi, provvederà - si legge nella circolare n. 23 del 9 febbraio scorso - al riconoscimento dell’assegno entro 60 giorni dalla domanda. Qualora, invece, la presentazione dell’istanza avvenga dal 1° luglio in poi, la misura decorrerà dal mese successivo a quello della domanda stessa, senza arretrati. In questo scenario rileva anche la tempistica con cui viene elaborato l’Isee che, se successivo al momento della domanda, renderà necessario attendere fine anno per gli eventuali conguagli degli importi spettanti.

Il timore di molti tecnici è che nelle prime settimane di richieste dell’assegno unico molte domande siano state inviate dalle famiglie anche senza aver fatto l’Isee. Così, le famiglie avranno diritto all’importo minimo dell’assegno. Ma chi ha un Isee sotto 40mila euro può ambire a importi maggiori. Se successivamente l’Isee viene elaborato entro fine febbraio, automaticamente gli importi erogati a partire dal mese di marzo 2022 saranno calcolati in base all’indicatore della situazione economica del nucleo. Se l’Isee 2022 viene presentato entro giugno, l’eventuale conguaglio degli importi dovuti a decorrere dalla mensilità di marzo avverrà nel mese di luglio, mentre gli eventuali Isee elaborati successivamente avranno validità solo dalla mensilità in corso. Resta comunque obbligatorio comunicare eventuali variazioni del nucleo familiare tramite Isee.

Fare domanda subito anche senza Isee

L'Isee non serve per forza per ricevere la cifra minima, 50 euro al mese. Si può fare domanda di assegno unico per ogni figlio senza avere ancora un Isee 2022 e caricarlo poi successivamente sulla piattaforma, o anche non caricarlo proprio. La domanda si compila rapidamente, un quarto d'ora di tempo, online. La domanda può essere presentata attraverso: il sito internet www.inps.it (con accesso diretto al servizio in evidenza tramite Spid, Carta di Identità Elettronica 3.0 (Cie) o Carta Nazionale dei Servizi (Cns); il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile, con la tariffa applicata dal gestore telefonico); gli enti di patronato; le sedi Inps più vicine.

L'assegno unico viene pagato mensilmente, in base all’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) in corso di validità e riguarda tutte le famiglie (dipendenti, autonomi e disoccupati) con figli a carico: non assorbe né limita gli importi del bonus asilo nido, è compatibile con altre misure in denaro a favore dei figli a carico ed è compatibile con il Reddito di cittadinanza. Può essere richiesto anche in assenza di Isee o con Isee superiore ai 40mila euro, in questi casi saranno corrisposti gli importi minimi.

Il 77 per cento delle famiglie italiane avrà vantaggi in termini economici rispetto a oggi. La nuova misura andrà ad inglobare tutti i vari benefici dello stesso tipo già esistenti. Il sussidio economico verrà erogato in favore di chi ha figli, a partire dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età.

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