Per la Campania in arrivo 3 miliardi, ma l'Irpinia fuori dai giochi della ZES
Nuovi posti di lavoro grazie ai possibili investimenti della Denso, ma per De Luca la partita è a Salerno
2,8 miliardi di euro in arrivo per la Campania. Un finanziamento assegnato dal Cipe al Patto per la Campania grazie all'accordo siglato tra Matteo Renzi e il governatore Vincenzo De Luca il 24 aprile scorso.
Si tratta del primo atto del Masterplan per il Sud, al quale sono poi seguiti gli altri: i 2,8 miliardi fanno parte di un pacchetto di 13,4 di finanziamenti statali che serviranno a rendere possibili gli interventi programmati nei settori più diversi: infrastrutture, ambiente, scuola, ricerca, lavoro, sviluppo economico.
Una voce interessante inserita nel Patto per la Campania riguarda le Zone Economiche Speciali. Una misura, questa, di grande impatto economico, che nei paesi dove è stata adottata ha dato risultati concreti e immediati in termini di creazione di nuovi posti di lavoro e di sviluppo di attività imprenditoriali.
La Regione Campania ha deciso di creare un'unica Zes che comprenderà i porti di Napoli e di Salerno, le loro aree retroportuali e la zona ex industriale di Bagnoli.
Nel Patto per la Campania ci sono già 200 milioni per la riqualificazione di Bagnoli e altrettanti per la Zona economica speciale con investimenti, però, concentrati, nell'area portuale e retroportuale. Oltre a 147 milioni per lo scalo di Napoli. Purtroppo l'Irpinia resta anche questa volta a mani vuote, se i governatori precedenti pensavano a Napoli adesso De Luca si preoccupa della sua Salerno ricordandosi del capoluogo avellinese per fini esclusivamente elettorali.
L'unica buona notizia per il territorio è che grazie alle linee guida del Patto per la Campania, i giapponesi della Denso stanno per avviare un programma di ultima generazione per condizionatori destinati all'automotive in Irpinia. Insomma una piccola boccata d'ossigeno che potrebbe creare nuovi posti di lavoro.