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Economia

Più di 24mila assunzioni: il piano per rivoluzionare la Pubblica Amministrazione

Più di 24mila nuovi contratti a termine fino al 2026, per super-esperti, professionisti, dirigenti e vincitori di concorso, ma anche giovani apprendisti, per essere pronti a monitorare e attuare il piano nazionale di ripresa e resilienza

Nella riunione del consiglio dei ministri è arrivato il via libera anche al decreto che definisce i termini per il reclutamento di nuovo personale per l'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Largo dunque a nuove assunzioni che serviranno ad ammodernare la pubblica amministrazione e rendere più efficiente la giustizia. Si cercano in particolare esperti di diritto, informatici, contabili e ingegneri. I contratti saranno a tempo determinato e avranno validità cinque anni, tuttavia il provvedimento fissa anche una quota  fino al 40 per cento di posti nei concorsi pubblici banditi dalle amministrazioni a favore di chi abbia svolto incarichi a tempo determinato per lavorare al PNRR.

Più di 24mila nuove assunzioni nella PA: il decreto del governo

Un'attenzione particolare è riservata alla riforma della giustizia. Nel comunicato dell'esecutivo si legge che "per assicurare la celere definizione dei procedimenti giudiziari, il Ministero della giustizia è autorizzato ad avviare le procedure di reclutamento di un contingente massimo di 16.500 unità di addetti all'Ufficio per il processo, nel periodo 2021-2024, in due scaglioni, con contratto di lavoro a tempo determinato della durata massima di 2 anni e 9 mesi per il primo scaglione e di 2 anni per il secondo".

Analogamente, spiegano ancora da Palazzo Chigi, "per assicurare la celere definizione dei processi pendenti al 31 dicembre 2019, la Giustizia amministrativa è autorizzata, in deroga alle norme vigenti, ad avviare le procedure di reclutamento, in due scaglioni, di un contingente massimo di 326 unità di addetti all'Ufficio per il processo". Nella bozza del decreto viene aggiunto che il contratto di lavoro sarà a tempo determinato "della durata massima di due anni e nove mesi per il primo scaglione e di due anni per il secondo".

L'ufficio del processo

Il personale che dovrà lavorare negli uffici giudiziari, stando sempre al testo, dovrà essere in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza oppure, per una quota di posti indicata nel bando, "del diploma di laurea in economia e commercio e scienze politiche o titoli equipollenti o equiparati". Del resto, come ha di recente ricordato la guardasigilli Cartabia, l'efficientamento della macchina giudiziaria è una delle condizioni poste dall'Ue per avere accesso ai fondi del Recovery. L'idea della ministra Cartabia è dare piena realizzazione al così detto "Ufficio del processo", ovvero il team - introdotto in via sperimentale nel 2014 - che dovrà affiancare i magistrati per velocizzare la macchina della giustizia e snellire il lavoro delle Procure. L'obiettivo è quello di accorciare i tempi dei processi. E per farlo servono anche professionisti non necessariamente esperti in diritto.

Altre 5.410 assunzioni sono infatti previste tra il personale amministrativo della giustizia (tra cui tecnici informatici laureati, di contabilità etc). In tutto, stando a quanto dicharato ieri dal ministro della Pa Renato Brunetta, "verranno assunti 22mila funzionari ed esperti per gli uffici del Processo e della giustizia amministrativa". "Non ci saranno assalti alla diligenza, non ci saranno emendamenti creativi ma tutto il governo vigilerà e semmai migliorerà la sua natura per la realizzazione del Pnrr. Non ci sarà alcuna infornata, semplicemente sangue di modernità dentro una Pa che aveva sofferto negli ultimi anni" ha chiosato il ministro specificando che la scelta del governo è stata di "reclutare dall'esterno alti livelli di dirigenza e che non fosse solo la progressione interna di carriera" ad assolvere al reclutamento.

Le altre assunzioni per attuare il recovery plan

Altri 268 esperti saranno invece di supporto "alla transizione digitale, all'innovazione e alla cyber-sicurezza nella pubblica amministrazione" e lavoreranno per il Dipartimento per la trasformazione digitale guidato da Vittorio Colao. Non solo. Altre 500 figure professionali saranno impiegate "per la realizzazione del sistema di coordinamento istituzionale, gestione, attuazione, monitoraggio e controllo del PNRR", di cui 80 saranno dirottati alla Ragioneria generale dello Stato. In sostanza, ha precisato Brunetta, "ci saranno 500 assunzioni per rendicontare quello che spenderemo, perché se non lo rendicontiamo bene l'Europa non ci dà i soldi". Si tratta di profili specializzati in ambito economico, giuridico, informatico, statistico-matematico, ingegneristico gestionale. In tutto l'infornata prevede oltre 24mila assunzioni, per gran parte nel settore della giustizia ma con un ventaglio di competenze ampio e non limitato al solo ambito giudiziario.

I nuovi concorsi e il reclutamento di professionisti "dall'esterno"

Queste figure saranno assunte con la nuova formula dei concorsi pubblici che prevede "la valutazione dei titoli per le figure ad elevata specializzazione tecnica e la previsione della sola prova scritta digitale". Il testo inoltre autorizza, "al fine di consentire la selezione di manager qualificati", il raddoppio delle percentuali previste dalla legge per l'attribuzione di incarichi dirigenziali a soggetti esterni alla pubblica amministrazione e a dirigenti provenienti da altre amministrazioni. "Abbiamo una Pa con dirigenza ingessata, con poca mobilità orizzontale e verticale. Abbiamo pensato che questa fosse la grande occasione per metterla in concorrenza con l'esterno" ha spiegato il ministro Brunetta, aggiungendo che si è scelto di "reclutare dall'esterno alti livelli di dirigenza e che non ci fosse solo la progressione interna di carriera. Non abbiano nulla da temere i bravi funzionari e i dirigenti che già esistono nella Pa. Vogliamo che la dirigenza sia rafforzata nell'osmosi con l'esterno. Sarà un mercato efficiente, non chiuso: dovrà prevalere il merito. La remunerazione dovrà essere all'altezza del mercato". 

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