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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Violenze fisiche e psicologiche, in aula la rabbia della madre dell'ex compagna: "L'ha fatta ricadere nell'anoressia"

Nella giornata di oggi, presso il Tribunale di Avellino, si è celebrata una nuova udienza nei confronti di un uomo accusato di aver perpetrato violenze fisiche e psicologiche nei confronti dell'ex compagna

Nella giornata di oggi, presso il Tribunale di Avellino, si è celebrata una nuova udienza nei confronti di un uomo accusato di aver perpetrato violenze fisiche e psicologiche nei confronti dell'ex compagna. L'imputato è difeso dagli avvocati Alberico Villani e Gerardo Santamaria. L'avvocato Danilo Iacobacci, invece, difende la presunta vittima. In data odierna, venivano ascoltati i genitori della ragazza. Particolarmente accesa è stata l'escussione della madre che, con profonda rabbia, ha raccontato la vicenda: “La prima impressione non mi è piaciuta, ha mentito sulla sua età fin da subito. Non voleva neanche che io e mia figlia rimanessimo sole. Lei era sempre tesa e lui era sempre presente. Avevo la sensazione che non fosse più serena. Avvertivo un senso di prevaricazione. La teneva come fosse un cane, non è possibile trattare così una donna”. La madre, nel corso dell’escussione, ha riferito che, a seguito della relazione con l'imputato, sua figlia era nuovamente precipitata nell'anoressia (disturbo cui già aveva sofferto in passato N.d.R), perdendo 18 chili. Successivamente è stato ascoltato il padre della donna, confermando anch’egli il clima di profondo assoggettamento cui era precipitata la figlia: “Per parlare con noi, anche telefonicamente, occorreva sempre che chiedesse il permesso al compagno. Non era più la stessa”. La prossima udienza è attesa il 13 aprile 2023, quando saranno ascoltati nuovi testimoni citati dal Pm e anche la persona offesa.

La denuncia ai carabinieri di Altavilla Irpina

Tutto è iniziato dalla denuncia presentata presso il Comando dei Carabinieri di Altavilla Irpina. L'ex convivente avrebbe trasformato la vita della compagna in un vero incubo; schiacciandola sotto il peso delle minacce, del disprezzo e delle assurde e raggelanti accuse di dubbia moralità. Una escalation di aggressività divenuta ancora più intensa nel momento in cui, la coppia, veniva a conoscenza del fatto che - lei - stesse aspettando un bambino. Ciò l'aveva indotta ad interrompere la relazione nell'aprile 2022 (episodio scatenante, era stato il rifiuto del compagno di accompagnarla presso una struttura sanitaria nonostante accusasse malori ed avesse perdite ematiche). Tuttavia, anche dopo essersi allontanata dall'abitazione, il compagno aveva continuato con i suoi comportamenti aggressivi e minacciosi, tanto da costringerla a cambiare le sue abitudini di vita. Un’infinità di messaggi in cui minacciava di mandarle i servizi sociali per toglierle il bambino, in quanto incapace di crescerlo perché anoressica. Ormai la donna era precipitata in un baratro, dove veniva quotidianamente umiliata, offesa e vessata in tutti i modi. Violenze che andavano a segno con ancora maggiore semplicità perché, a subirle, era una persona particolarmente fragile - che, in passato, aveva avuto problemi di anoressia. Insulti affilati come lame: "zo***la...pu***na...miserabile.. ". Inoltre, in più occasioni, la colpiva con schiaffi, pugni o le tirava i capelli. 

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