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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Summonte

Violenza sessuale nei confronti della figlia 13enne, nuove accuse per il padre

Il pubblico ministero D’Onofrio ha presentato un nuovo fascicolo d’indagine

Ragazzina di 13 anni violentata dal padre, emergono nuovi sviluppi. Il pubblico ministero D’Onofrio ha presentato un nuovo fascicolo d’indagine. L'uomo, ricordiamolo, era già stato condannato ad anni 13 di reclusione per violenza sessuale. Una sentenza emessa dal tribunale di Avellino in primo grado. Adesso, stando a quanto si apprende, il 56enne di Summonte è accusato di maltrattamenti in quanto dalle dichiarazioni della figlia 13enne sarebbero emersi nuovi e rilevanti particolari. L’uomo è accusato di non essersi mai preso cura della figlia nel corso degli anni.

Una drammatica richiesta di aiuto 

I fatti risalgono al 2020,  quando un uomo di 56 anni è stato arrestato con l’accusa di aver violentato più volte la figlia, appena 13enne. Una storia di degrado e abusi consumati a Summone, tra le mura della casa nella quale la ragazzina viveva con i genitori e i fratelli. Le manette sono scattate al termine delle indagini della Procura di Avellino, eseguite dai carabinieri del comando provinciale, e partite dalla segnalazione di un’ex insegnante della ragazzina. L’adolescente, vittima anche di altre violenze e vessazioni, si era presentata negli uffici comunali del suo paese, spogliandosi completamente di fronte agli impiegati e al sindaco. Probabilmente si trattava del suo grido d’aiuto e il primo cittadino lo raccolse attivandosi con i servizi sociali per capire cosa stesse accadendo alla ragazzina e ai suoi familiari. A seguito di questa iniziativa il sindaco aveva anche subito un tentativo di aggressione. Poi la segnalazione dell’insegnante, preoccupata per i silenzi della ragazzina.  

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