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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Vescovo Aiello strali alla politica: "Rischio è finire nella gerontocrazia"

Da poco più di una settimana ad Avellino, il neo vescovo Arturo Aiello incontra gli organi di informazione

Da poco più di una settimana ad Avellino, il neo vescovo Arturo Aiello incontra gli organi di informazione. “Ripetto ai politici coi quali siete certamente più avvezzi ad avere a che fare, non ho programmi da presentare perché è preferibile, come si suole dire, non far “debiti con la bocca” esordisce Aiello -

Opta dunque per un “dialogo quieto e costruttivo con chi ha il compito di mediare all’esterno quella stessa Chiesa che sto imparando ora a conoscere e sillabare. A voi chiedo, dunque, una lettura serena della realtà” rivolgendosi ai giornalisti.

Alcuni principi cardine ai quali ispirare il rapporto tra istituzioni laiche e religiose per Aiello sono “La Chiesa non deve dare soluzioni: tutto ciò che essa fa, ad esempio attraverso l’impegno sociale della Caritas col sostegno alle povertà o nella gestione dell’accoglienza, è un segno e segnale restituito nello svolgimento di una funzione di supplenza. La Chiesa è, ovviamente, sempre pronta a dare il proprio contributo: ma sarebbe bene che determinate risposte siano fossero le istituzioni dello Stato a darle. Quando io parlo di una distinzione di ruoli tra rappresentanze dello Stato e della Chiesa, intendo dire non solo che ognuno è, nel proprio “palazzo”, chiamato ad assolvere una funzione precisa. Sussiste, al contempo, un obbligo di verità che deve vedere ciascuna delle due parti impegnata in una funzione di controllo e vigilanza”

Non mancano gli strali alla politica: “Tutti dovrebbero avere dei figli: anche i politici. Il punto è che, forse, per certi versi e per un certo tempo, si è perso di vista questo orizzonte, rinunciando a formare classi dirigenti. Un compito che – non so quale possa essere il vostro punto di vista in merito – per un certo tempo la Chiesa ha assolto e che, forse, potrebbe tornare a svolgere, dando così il proprio contributo all’avvenire. È vero che i giovani non ci sono ma questo stato di cose non potrà mutare se non si creano le condizioni perché ciò accada. Ribadisco: tutti dovrebbero avere dei figli. Anche i politici, altrimenti il rischio è quello di finire in una sorta di gerontocrazia”.

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