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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Vertice in Prefettura sulla qualità dell'aria: "Situazione complessa, molti elementi contribuiscono al problema"

In data odierna, il Prefetto di Avellino Paola Spena ha convocato i sindaci, l'Arpac e le Forze dell'Ordine per contrastare un problema ormai diffuso da giorni

Un summit per tentare di porre un freno alla preoccupante situazione in Irpinia, legata a una qualità dell'aria che, nelle ultime settimane, ha fatto registrare picchi negativi, soprattutto ad Avellino e nel suo hinterland. In data odierna, il Prefetto Paola Spena ha convocato i sindaci dei 118 comuni irpini e i rappresentanti delle Forze dell'Ordine per discutere e implementare eventuali soluzioni a un problema che, soprattutto negli ultimi giorni, rischia di aggravare ulteriormente lo stato di cose.

Capozzi: "Inquinamento va affrontato con approccio scientifico e tecnologie"

L'incremento dell'inquinamento dell'aria e, in particolar modo, della quantità di "polveri sottili" è stato, indubbiamente, accelerato dal fenomeno, ormai sempre più frequente, degli abbruciamenti e dei roghi agricoli.  "Occorre affrontare questa problematica dell'inquinamento dell'aria con un approccio il più scientifico possibile e con una mentalità diversa che sappia guardare anche a tecnologie alternative - sostiene il meteorologo Vincenzo Capozzi dell'Osservatorio di Montevergine - la nostra richiesta è quella di investire tanto nella scienza, nel monitoraggio e in nuovi strumenti".

Vertice in Prefettura sulla qualità dell'aria

Anche il Dott. Franco Mazza ritiene che la problematica vada fronteggiata nella sua complessità e con metodi tecnici: "Chiediamo che l'argomento venga affrontato in tutti i suoi aspetti e con competenze tecniche. Aspetti quali il traffico, i riscaldamenti, le emissioni industriali, le attività agricole. E' vero che non sono solo i roghi la causa ma, in alcuni periodi dell'anno, probabilmente determinano molto l'appesantimento della qualità dell'aria". 

"Sono dieci le proposte che rivolgiamo ai Comuni, alla Prefettura, all'Asl e all'Arpac. Sono state sottoscritte da 22 associazioni preoccupate per l'emergenza inquinamento. Crediamo che qualcosa per questo territorio si possa fare. Non vogliamo soffocare ma vogliamo respirare" afferma Antonio Di Gisi, Presidente Legambiente Avellino.

Sindaco D'Alessio: "Occorre misura imponente"

Al summit era presente anche il Sindaco di Mercogliano Vittorio D'Alessio che sostiene: "Bisogna avere dei dati scientifici importanti che attestino che siano i roghi agricoli ad inquinare l'aria. Non credo che la situazione possa essere risolta abolendo i roghi agricoli ma credo che tutti i comuni debbano portare avanti una misura imponente. Il Comune di Mercogliano ci sta provando con il Pnrr, stiamo cercando di trovare aree per gli eco compattatori, così i nostri castanicoltori avranno delle aree idonee per lo smaltimento e per ridurre sempre di più gli abbruciamenti".

"Le principali fonti emissive si modificano in base al periodo. Il tema della circolazione veicolare e delle emissioni da riscaldamento nella stagione invernale, gli abbruciamenti agricoli, sono tutti elementi che concorrono a creare criticità - afferma il direttore generale Arpac Stefano Sorvino - la nostra rete di monitoraggio è stata implementata. La problematica è complessa e serve una serie di risposte per Area vasta. Bisogna lavorare su diversi elementi. I periodi di stagnazione non favoriscono il rimescolamento". 

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