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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Bomba al Centro per l'impiego: "Dicevano che erano stati violati i diritti costituzionali"

Nuova udienza per il processo a carico di Ubaldo Pelosi e Carmine Bassetti, i due uomini arrestati per aver piazzato un ordigno esplosivo nei pressi del centro per l'impiego di Avellino, nel maggio 2020

Nuova udienza per il processo a carico di Ubaldo Pelosi e Carmine Bassetti, i due uomini arrestati per aver piazzato un ordigno esplosivo nei pressi del centro per l'impiego di Avellino, nel maggio 2020. Nella giornata di oggi, presso l'aula collegiale del Tribunale di Avellino, erano presenti anche i due imputati. 

Il Luogotenente dei Carabinieri ha riferito delle intercettazioni 

In data odierna si e conclusa la lista di testimonianze richiesta dal Pubblico Ministero. Il Luogotenente dei Carabinieri di Avellino, Francesco Giordano, ha riferito delle intercettazioni immediatamente successive all'episodio delittuoso. Interessante il contenuto delle stesse: "Le conversazioni tra Pelosi e Bassetti facevano riferimenti relativi alle restrizioni anti-Covid 19 imposte dal governo in quel periodo. Si evinceva ritenessero che, i diritti costituzionali, fossero stati violati". "In un'altra conversazione avevano ribadito che l'obiettivo era videosorvegliato e, pertanto, per centrare l'obiettivo, occorreva lanciare qualcosa. Trasportare il 'regalo'  sarebbe stato rischioso". Le conversazioni tra gli imputati, ancora, mostravano una sempre crescente insofferenza verso le decisioni prese dal governo nel corso del periodo più duro della pandemia: "Parecchi edifici sono stati convertiti per produrre mascherine, i controlli dello Stato sono stati inaspriti. Le manifestazioni che stanno facendo per protestare sono inutili. Noi dobbiamo fare la rivoluzione". 

La prossima udienza avrà luogo il 7 giugno 2022, quando saranno ascoltati nuovi testimoni della difesa e, ancora, i due imputati. 

Avrebbero aderito a un movimento no-mask

Stando a quanto affermano i carabinieri del Ros, che hanno condotto le indagini, i due uomini - all’epoca dei fatti - avrebbero aderito a un movimento no-mask che si opponeva alle restrizioni imposte dal governo Conte per contrastare l’epidemia da Covid-19. 

La bomba contro il Centro per l'impiego di Avellino

È la sera del 20 maggio 2020 quando un ordigno esplode davanti al centro per l'impiego di Avellino, in via Pescatori. La bomba, piazzata probabilmente in un cestino, distrugge la vetrata anti sfondamento. La polizia giudiziaria recupera un frammento dell'ordigno e parte di un grosso petardo, un raudo, usato per l'innesco. Un testimone vede un uomo che si allontana velocemente dalla struttura e scappa su un'automobile, una Mercedes Classe A, dove lo aspetta un complice. Analizzando i dati dei lettori di targhe, i carabinieri individuano due vetture dello stesso modello che in quei giorni sono passate nel centro di Avellino: una è bianca ed è di Pelosi, commercialista di 52 anni; l'altra, nera, è utilizzata da Bassetti, restauratore di 49 anni.

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