L’impiegata postale accusata di truffa torna in libertà
La decisione è stata disposta dal giudice per le indagini preliminari Gelsomina Palmieri
Era stata accusata di truffa e peculato in danno ai correntisti; adesso, dopo un mese e mezzo agli arresti domiciliari, l'impiegata dell'ufficio postale di Grottaminarda è tornata in libertà. La decisione è stata disposta dal giudice per le indagini preliminari Gelsomina Palmieri, come comunicato dagli avvocati difensori della 37enne, Peppino Romano e Gaetano Aufiero. A coordinare le indagini, la Procura della Repubblica di Benevento.
La denuncia è partita dal titolare dell’ufficio postale
Stando a quanto affermano le ricostruzioni degli inquirenti, la 37enne avrebbe sottratto, durante delle operazioni postali di alcuni anziani clienti, tra maggio e settembre 2017, una somma di 700 euro. La denuncia in auge è partita dal direttore dell'ufficio postale che, grazie all’ausilio delle telecamere nascoste, ha inquadrato la donna mentre si appropriava indebitamente del denaro degli ignari correntisti. L’accusata si è avvalsa della facoltà di non rispondere ma ha rilasciato una dichiarazione spontanea agli atti in cui diceva di essere sempre stata corretta ed era pronta a risarcire il dovuto nel caso fosse stata accertata qualche irregolarità. Adesso, torna in libertà in attesa di giudizio.