Tentato suicidio in carcere: detenuta ingerisce candeggina
La donna è stata trasportata presso l'ospedale Moscati di Avellino
Nel carcere di Lauro si è sfiorato il dramma quando una detenuta di 37 anni ha tentato il suicidio ingerendo candeggina. Fortunatamente, grazie all'intervento tempestivo del personale carcerario e medico, la sua vita è stata salvata.
La detenuta è stata soccorsa immediatamente da un medico in servizio all'interno del carcere di Lauro. Grazie alla prontezza dell'intervento, è stata trasportata rapidamente all'Ospedale Moscati di Avellino, dove è giunta con un codice rosso, indicando una situazione di emergenza grave.
Le notizie più recenti riportano che le condizioni della detenuta sono in miglioramento. Al momento, si trova presso il Pronto Soccorso della struttura di Contrada Amoretta, dove riceve le cure necessarie per il suo recupero. Da notare che l'istituto irpino coinvolto in questa tragica situazione è una sezione distaccata della Casa Circondariale di Avellino, caratterizzata da una custodia attenuata per madri detenute. Questo sottolinea la complessità delle sfide che possono emergere nel contesto delle carceri, soprattutto quando si tratta di individui con esigenze particolari.
Questo episodio richiama l'attenzione sull'importanza di garantire un adeguato supporto e assistenza psicologica alle persone detenute, specialmente quando si tratta di madri che possono essere particolarmente vulnerabili. È essenziale promuovere un ambiente sicuro e umano anche dietro le sbarre, al fine di prevenire tali tragedie e favorire il recupero e la reintegrazione dei detenuti nella società.