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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Tentato omicidio, armi e minacce: gli indagati restano in carcere

Il  gip del tribunale di Avellino ha rigettato le istanze di attenuazione delle misure

Il gip del tribunale di Avellino, Paolo Cassano, in data odierna, ha rigettato le richieste avanzate dagli avvocati Alfonso Chieffo, Claudio Mauriello e Gaetano Aufiero di attenuazione o revoca delle misure alle quali i loro assistiti sono sottoposti dal mese di settembre 2022, con le accuse di tentato omicidio in concorso, detenzione e porto abusivo di armi o strumenti atti all’offesa e minaccia aggravata. Si tratta di Sebastiano Sperduto, Yuri Perrino, Marco Frasca e Christian Saggese. Il quinto indagato, invece, Maurizio Di Gaeta, aveva già lasciato il carcere. Gli avvocati degli indagati, a breve, presenteranno appello davanti al tribunale del Riesame di Napoli.

Il 13 settembre sono scattate le manette

I Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino, il 13 settembre 2022, hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Avellino su richiesta di questa Procura, nei confronti di 5 persone, gravemente indiziate - allo stato delle indagini preliminari - di tentato omicidio in concorso, minaccia aggravata nonché detenzione e porto abusivo di armi o strumenti atti all'offesa. 

Esplosi alcuni colpi di pistola cal.7,65 mm

L'attività trae origine da un agguato, occorso il 19 ottobre 2021, in una pubblica via del quartiere "Quattrograna" di Avellino, posto in essere ai danni di un 26enne del luogo, Alessio Romagnuolo. Nella circostanza, gli attentatori, sopraggiunti sul luogo a bordo di un furgone e due autovetture, armati di spranghe di ferro e mazze da baseball, avevano circondato il predetto, verosimilmente per impedirgli la fuga, mentre uno di essi esplodeva al suo indirizzo alcuni colpi di pistola cal.7,65 mm, che solo per mera casualità non attingevano la vittima, la quale riusciva fortunosamente a sfuggire all'agguato e a dare l'allarme al numero d'emergenza "112".

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