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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Tentata estosione all’Ultrabeat, Ferrante lascia il carcere

I fatti risalgono allo scorso 18 ottobre quando i due imputati, in evidente stato di ebbrezza, sono entrati all'interno del locale di Via Cannaviello, tentando di aggredire un dipendente dell'Ultrabeat

In data odierna, il Tribunale del Riesame di Napoli, accogliendo la richiesta degli avvocati Valeria Verrusio e Gerardo Santamaria, disponeva la scarcerazione di Claudio Ferrante. Quest'ultimo era detenuto presso la Casa Circondariale di Bellizzi Irpino. Per Ferrante le accuse sono di estorsione, minaccia aggravata dall’uso di armi, danneggiamento, porto e detenzione illecita di armi. L'inizio del processo, adesso, è atteso per il prossimo 15 aprile 2022. 

Minacce a un dipendente e al titolare dell'Ultrabeat

I fatti risalgono allo scorso 18 ottobre quando i due imputati, in evidente stato di ebbrezza, sono entrati all'interno del locale di Via Cannaviello, tentando di aggredire un dipendente dell'Ultrabeat (nello specifico, un buttafuori con il quale, già due giorni prima, vi era stata una rissa). Sia il Romagnuolo che il Ferrante avrebbero rivolto minacce di morte nei confronti del buttafuori, fatto che costituirebbe un ulteriore capo d'imputazione. Ma non solo: i due avrebbero anche intimato il proprietario dell'Ultrabeat, Gianpio Genovese, a consegnare loro una cospicua somma di denaro. Qualche giorno dopo il blitz all'Ultrabeat, alcuni colpi di arma da fuoco sono stati esplosi nei pressi dell'abitazione del Romagnuolo, in località Quattrograne. Un episodio che, si suppone, possa essere collegato a quanto accaduto la notte del 18 ottobre scorso.

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