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Cronaca

Strage dell'Acqualonga, chiesta la condanna per gli ex vertici di Autostrade

Questa la richiesta avanzata dal sostituto procuratore generale di Napoli Stefania Buda

Il data odierna, il sostituto procuratore generale di Napoli, Stefania Buda, ha chiesto la condanna per gli ex vertici di Autostrade per l’Italia assolti in primo grado dal Tribunale di Avellino, a partire dall’ex amministratore delegato di Atlantia Giovanni Castelllucci. La richiesta è stata di 10 anni di reclusione per Giovanni Castellucci, Riccardo Mollo, Massimo Fornaci, Marco Perna, Michele Maietta e Antonio Sorrentino. Per Nicola Spadavecchia, Gianluca De Franceschi, invece il pg, ha chiesto la conferma della condanna di primo grado, che li ha visti condannati a 6 anni di reclusione. Mentre per Paolo Berti e Gianni Marrone ha chiesto la conferma ai 5anni e 6 mesi di reclusione, per Michele Renzi e Bruno Gerardi condannati a 5 anni di reclusione.

Dinanzi al collegio della Seconda Sezione Penale di Appello di Napoli, per la dott.ssa Stefania Buda, risultava pressoché evidente un’erronea valutazione di merito e documentale e, nella fattispecie, ha ribadito quello che, a suo dire, sarebbe stato, invece, un coinvolgimento pieno da parte degli allora vertici Aspi relativamente alla mancata riqualificazione del viadotto. La prossima udienza è fissata per il 18 maggio presso il tribunale di Napoli.

Strage dell'Acqualonga: un disastro che costò la vita a 40 persone

La Strage dell'Acqualonga avvenne la sera del 28 luglio 2013: lungo l’autostrada A16, nel territorio del Comune di Monteforte Irpino, un bus precipitò dal cavalcavia a causa della rottura del giunto di trasmissione con conseguente rottura dell'impianto frenante. Su di esso, viaggiavano turisti di Pozzuoli, di ritorno da una giornata trascorsa a Telese Terme e Pietrelcina. Il bilancio fu drammatico: 40 vittime e 8 feriti. In primo grado furono condannati Gennaro Lametta e Antonietta Ceriola a 8 anni di reclusione. Furono, invece, condannati a sei anni di reclusione i dirigenti di Autostrade, Gianluca De Franceschi e Nicola Spadavecchia, Paolo Berti e Gianni Marrone, furono condannati a 5 anni e 6 mesi, Michele Renzi e Bruno Gerardi, furono condannati a 5 anni. Assolto l’ex amministratore delegato della concessionaria, Giovanni Castelucci, oltre al dirigente generale di Autostrade, Riccardo Mollo, e i dipendenti Michele Maietta, Massimo Fornaci, Marco Perna e Antonio Sorrentino e Vittorio Saulino della Motorizzazione di Napoli.

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