Strage del bus: il New Jersey non avrebbe mai potuto reggere l'urto

Continuano senza sosta le udienze presso la Corte Di Assise del Tribunale di Avellino, relative alla strage del bus precipitato dal viadotto di Acqualonga il 28 luglio 2013. Presieduta dal Giudice monocratico, Luigi Buono, l’udienza odierna si è soffermata, ancora una volta, sulla ricostruzione della dinamica dell’incidente da parte della difesa. Erano presenti i consulenti tecnici della Società Autostrade per l’Italia, che hanno ricostruito minuziosamente tutte le varie fasi del terribile incidente Per fare in modo che ciò accadesse, sono state utilizzate delle schematizzazioni che elaborano simulazioni e risultanze relative ai sopralluoghi fatti.

Il team di consulenti tecnici, condotto dall’Ing. Lorenzo Domenichini e composto dagli ingegneri Giampiero Mastinu, Francesca La Torre, Mario Anghileri e Dario Vangi, ha ricostruito il percorso del pullman lungo il tratto autostradale, e in aula è stato mostrato un lungo e articolato video in cui i consulenti Aspi hanno evidenziato tutte le differenze rispetto alla ricostruzione dei Consulenti Tecnici del PM a cui è stata imputata una ricostruzione inadeguata dovuta all’eccessiva semplificazione dell’accaduto.

I riscontri esposti dai periti di Autostrade si sono concentrati principalmente sulla velocità del mezzo durante il primo urto, l’impatto con i veicoli presenti che hanno costretto il bus verso la recinsione dei new jersey ed infine l’angolo di impatto del mezzo durante la collisione con le barriere.  

Alla fine, si è giunti alla conclusione che il New Jersey non avrebbe mai potuto reggere rispetto a queste condizioni straordinarie, ed è stato evidenziato come la velocità con cui il mezzo ha raggiunto le barriere fosse più elevata – di circa 15 km/h – rispetto a quanto valutato dalla prima perizia del Pubblico Ministero. Il Giudice Buono, in conclusione, ha disposto le date per le prossime udienze; che si terranno il prossimo 17 e 31 Gennaio e il 7 e 16 Febbraio.