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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Strage del bus, inizia il processo in Appello: Castellucci tra gli imputati

Il bus precipitò nella scarpata causando la morte di 40 persone

Inizia oggi il processo d'Appello per la strage del bus precipitato dal viadotto di Acqualonga nel 2013, in cui persero la vita 40 persone. Tra gli imputati compare l'ex Ad di Autostrade, Giovanni Castellucci, per il quale in settimana è arrivata anche la decisione della sospensione della mega buonuscita proprio dall'azienda. Castellucci e altri dirigenti sono finiti nell'occhio del ciclone per l'intreccio di diverse inchieste, come quella di Genova sui viadotti. Castellucci ritiene che la decisione sia illeggittima, ma intanto deve fare i conti anche con altre inchieste, come dicevamo.

I primi intrecci si trovano con l'altra triste vicenda del Ponte Morandi (il crollo ha causato 43 vittime). Da alcune intercettazioni, nell'ambito di un'inchiesta bis, sarebbero usciti fuori i nomi di alcuni funzionari che avrebbero falsificato delle relazioni, soprattutto sul ponte Pecetti e sul ponte Paolillo. Nei fascicoli, che vanno ad incrociarsi con quelli di Avellino, compare anche il nome dell'ex manager Aspi Paolo Berti che hai poi dichiarato di aver testimoniato il falso nel processo per la strage di Acqualonga.

Ma torniamo a Castellucci. Il nome dell'ex ad spunta (anche se non indagato) nell'inchiesta bis sullo stato di salute di diversi viadotti italiani portata avanti dalla Procura di Avellino. Castellucci viene tirato in ballo quale "persona interessata" dal modo di agire dei legali di Autostrade che hanno lavorato sul dissequestro dei viadotti già citati. L'ex numero uno di Aspi era preoccupato dal fatto che il "nuovo corso" giudiziario potesse andare a pesare proprio sul secondo grado della strage del bus. A confermare tale ipotesi anche il gip di Avellino per il quale l'istanza di dissequestro sarebbe stata redatta non "per la sicurezza" degli utenti, ma solo per tutelare "gli interessi" di Castellucci.

Ricordiamo che i tanti sequestri preventivi, che hanno interessato le barriere di diversi viadotti dell'A16 Napoli-Canosa e dell'A14 Bologna-Taranto, sono stati effettuati perché Aspi avrebbe effettuato lavori di manutenzione con materiali scadenti.

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