Sparatoria di Cesinali, il quarto arresto è un latitante condannato per associazione mafiosa
Riuscito a scampare inizialmente all'arresto, è stato catturato questa mattina dagli agenti e portato in Questura
Nuovo arresto e bocche cucite sulla sparatoria che, nella serata di ieri, ha provocato il terrore a Cesinali: i rapinatori, originari della Provincia di Foggia, si preparavano a mettere a segno un colpo con assalto a un portavalori dell'istituto di vigilanza Cosmopol di Avellino, allorquando sono stati intercettati dalla Polizia, con la collaborazione dei Carabinieri.
Ne scaturiva un conflitto a fuoco, al termine del quale uno dei malviventi veniva ucciso e altri tre arrestati. Il rapinatore Giovanni Rinaldi, un 34enne pregiudicato pugliese, è stato trovato morto sul sedile posteriore della jeep bianca ferma lungo i binari del territorio di Villa San Nicola, frazione di Cesinali. Nelle vetture erano presenti armi e materiale d'assalto: kalashnikov, munizioni, vernice e perfino granate.
L'ultimo, riuscito a scampare inizialmente all'arresto, è stato catturato questa mattina dagli agenti e portato in Questura. Si tratta di Savino Ariostini, 53enne ritenuto elemento di spicco della criminalità organizzata foggiana e vicino al clan Moretti-Pellegrino-Lanza. Latitante dal 2020, condannato a quindici anni di carcere, sette dei quali scontati, per associazione a delinquere di stampo mafioso per una serie di rapine a mano armata e assalti a portavalori. L'uomo si trova in stato di fermo presso la questura di Avellino a disposizione dei magistrati della procura che coordinano le indagini dopo che, nella mattinata di oggi, è stato preso dalla Polizia di Stato sull'autobus che collega Santo Stefano del Sole ad Avellino.
In serata, infine, all'interno di un capannone situato nei pressi della scuola media di Cesinali, veniva ritrovato il furgone bianco, avvistato ieri sera durante l’inseguimento.