Sparatoria a Viale Italia, arriva la condanna per Ciro Casanova
L'uomo è gravemente indiziato per i reati di tentato omicidio plurimo, detenzione e porto illegale di arma da sparo
E' stato condannato con rito abbreviato a 8 anni e sei mesi di reclusione Ciro Casanova, gravemente indiziato per i reati di tentato omicidio plurimo, detenzione e porto illegale di arma da sparo con munizionamento dall’alta micidialità, non vendibile secondo gli ordinari canali commerciali. Attualmente, Ciro Casanova è destinatario di misura cautelare in regime di arresti domiciliari, dopo essere stato detenuto presso il carcere di Bellizzi Irpino.
Non sono state ancora decise, invece, le sorti del figlio di Casanova, Vittorio, presente con il padre durante la sparatoria. Il giovane è ritenuto dalla Procura parte attiva nell’agguato perchè era in macchina insieme al padre quella sera e sapeva della pistola. Inoltre, fu Vittorio a chiedere l’intervento del genitore per il pestaggio subito dal figlio di Gianluca Ferrara. Per questi motivi, il ragazzo dovrà rispondere di concorso in tentato omicidio. Intanto, il ragazzo resta in custodia cautelare in regime di detenzione domiciliare.
La sparatoria in Viale Italia
I fatti avvennero la notte tra il 6 ed il 7 luglio a Viale Italia, durante i festeggiamenti per la vittoria dell'Italia sulla Spagna agli Europei di calcio. Il 55enne avellinese sparò contro Gianluca e Ettore Ferrara, padre e figlio, e Ivan Santamaria.
Ciro Casanova è ritenuto gravemente indiziato della commissione di gravi reati, quali il tentato omicidio plurimo e la detenzione e porto illegale di arma da sparo, con a corredo munizionamento cal. 7,65 dall’aumentata micidialità, non vendibile secondo gli ordinari canali commerciali. Al momento della sparatoria, con lui c'era il figlio allora minorenne, Vittorio.
Le investigazioni condotte dalla Procura della Repubblica di Avellino, guidata da Domenico Airoma, e dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale hanno permesso di ricostruire l'accaduto, grazie anche all'acquisizione delle immagini delle telecamere di video-sorveglianza. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, il 55enne ha raggiunto il luogo della sparatoria a bordo di una Fiat 600 per poi far esplodere i colpi di arma da fuoco.
Si attende, invece, per il destino del giovane, ritenuto dalla Procura parte attiva nell’agguato, essendo arrivato in macchina insieme al padre quella sera, e consapevole che quest’ultimo avesse portato con sé la pistola. Non solo, fu proprio Vittorio a chiedere l’intervento del genitore per il pestaggio subito dal figlio di Gianluca Ferrara. Proprio per questo secondo i magistrati, anche il ragazzo dovrà rispondere di concorso in tentato omicidio. Per il momento, anch’egli resta in custodia cautelare in regime di detenzione domiciliare.