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Cronaca

Ordinanza scuole in Campania, molti sindaci irpini corrono ai ripari: Festa che farà?

Nonostante i provvedimenti adottati dal Presidente della Regione Vincenzo De Luca, diverse amministrazioni comunali della Provincia di Avellino hanno deciso di adottare la DaD anche per le scuole secondarie di secondo grado. Nei comuni più popolosi, tra cui anche il capoluogo, ciò non è accaduto

Primo giorno di “rientro” a scuola per tantissimi alunni irpini che si sono lasciati alle spalle le vacanze natalizie caratterizzate da un preoccupante aumento di casi Covid. Un “rientro” attorniato dalle due virgolette, in quanto l’ordinanza n.1 firmata tre giorni fa dal Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha posto un freno alla didattica in presenza, almeno per quanto concerne scuole dell’infanzia, elementari e medie, fino al 29 gennaio 2022.

Nonostante i provvedimenti, già di per sé stringenti, adottati dal Governatore, diversi sindaci della Provincia di Avellino hanno deciso di correre ai ripari, elaborando apposite ordinanze ancor più restrittive per i rispettivi comuni. Tutto ciò in un clima di fervente tensione a livello politico, caratterizzato dal ricorso al Tar dei genitori e dalla presa di posizione di Governo e Cts in favore dello svolgimento delle lezioni in presenza di ogni ordine e grado.

Che cosa dice l’ordinanza n.1 del 7 gennaio 2022 firmata da De Luca?

Ecco la parte ordinativa dell'Ordinanza regionale n.1, firmata il 7 gennaio 2022 dal Presidente della Regione Campania De Luca.

Sull’intero territorio regionale, fatta salva l’adozione di ulteriori provvedimenti in conseguenza dell’evoluzione della situazione epidemiologica, con decorrenza dalla pubblicazione del presente provvedimento e fino al 29 gennaio 2022:

1.1. dalle ore 22,00 e fino alle ore 6,00 è fatto divieto di consumo di bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione, nelle aree pubbliche ed aperte al pubblico, ivi compresi gli spazi antistanti agli esercizi commerciali, le piazze, le ville e i parchi comunali;

1.2. sono comunque vietati affollamenti o assembramenti per il consumo di qualsiasi genere alimentare in luoghi pubblici o aperti al pubblico. È fatta raccomandazione ai Comuni e alle altre Autorità competenti di intensificare la vigilanza e i controlli sul rispetto del divieto di assembramenti, in particolare nelle zone ed orari della cd. “movida”;

1.3. è disposta la sospensione delle attività in presenza dei servizi educativi per l'infanzia di cui all'articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n.  65, e dell'attività scolastica e didattica in presenza della scuola dell'infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado. Resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l'uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l'effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.

Perché molti sindaci irpini hanno elaborato apposite ordinanze?

In assenza di specifiche restrizioni sulle scuole secondarie di secondo grado, diversi sindaci irpini hanno deciso di elaborare e firmare apposite ordinanze. Alcune amministrazioni comunali hanno “giocato di anticipo”: è il caso, ad esempio, di Grottaminarda, Lauro e Marzano di Nola, dove i rispettivi sindaci hanno deciso di sospendere tutte le attività didattiche in presenza, ancor prima che la Regione Campania pubblicasse, sui propri canali istituzionali, la suddetta ordinanza.

Nel caso di Grottaminarda, in particolare, il sindaco Angelo Cobino ha altresì motivato, in una nota, la decisione di adottare misure più drastiche per quanto concerne la scuola: “Si continua a registrare, infatti, un preoccupante aumento del numero dei contagi con percentuale del 18,96%, valore ben più alto di quello della Regione Campania mediamente intorno al 10,12%”. L’incidenza del rapporto tra incremento dei casi a livello comunale e livello regionale è alla base anche della decisione dei primi cittadini di Cervinara, Frigento, Mirabella Eclano e Sturno di disporre la DaD per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. In questi quattro comuni appena menzionati, infatti, la percentuale relativa all’aumento dei contagi è la seguente:

  • Cervinara: 25,53%;
  • Frigento: 26,26%;
  • Mirabella Eclano: 20,54%;
  • Sturno: 28,83%.

Preoccupazione anche a Montella, dove il sindaco Rino Buonopane – benché la percentuale di positivi (8,37%) risulti, allo stato attuale, più contenuta rispetto alla media regionale – ha optato comunque per la sospensione delle attività in presenza della scuola secondaria di secondo grado, in virtù di una: “tendenza in aumento rispetto alla positività di tamponi effettuati negli ultimi giorni e non ancora comunicati ufficialmente”. A Calitri, invece, il primo cittadino Michele Di Maio mette in risalto, nella sua ordinanza: “l’incidenza dei casi positivi riscontrati sul territorio comunale nell’ultima settimana pari a 1705 su 100.000, pari a 11 volte superiore ai parametri fissati a livello nazionale di 150 su 100.000”.

Provvedimenti analoghi a quelli messi in atto da tutte le amministrazioni comunali fin qui citate sono stati adottati dai seguenti comuni: Bagnoli Irpino, Bisaccia, Gesualdo, Lacedonia, Lioni, Sant’Angelo dei Lombardi, Vallata e Vallesaccarda.

Nei comuni irpini con più abitanti tutto tace: anche ad Avellino

Non tutti i comuni irpini, nei quali hanno sede istituti superiori di secondo grado, si sono autoregolati in base all’allarmante incremento di contagi da coronavirus registrato negli ultimi 20 giorni. Nessuna ordinanza è stata adottata ad Atripalda, Montoro e Solofra, tre tra i dieci comuni più popolosi d’Irpinia, dove il numero di casi attualmente positivi – 217 ad Atripalda, 413 a Montoro, 152 a Solofra, secondo gli ultimi aggiornamenti forniti dai rispettivi sindaci Giuseppe Spagnuolo, Girolamo Giaquinto e Michele Vignola – per quanto inferiore alla media percentuale a livello regionale, certamente non tranquillizza le popolazioni dei comuni sopracitati.

Nessun ulteriore provvedimento nemmeno ad Avella e Mugnano del Cardinale, in una zona, come quella del Mandamento Baianese, ad ogni modo interessata da una preoccupante escalation di contagi, così come ad Altavilla Irpina e Caposele, comuni colpiti negli ultimi mesi dalla morsa della quarta ondata. Particolare, altresì, la decisione di alcuni sindaci che, di fronte all’emergenza neve che ha colpito l’Irpinia nelle ultime ore, hanno adottato ordinanze sulla scuola a causa del maltempo, e non per l’emergenza Covid-19: è il caso di Enrico Franza ad Ariano Irpino (secondo comune per numero di abitanti della provincia) e Ciriaco De Mita a Nusco.

E Gianluca Festa? Il sindaco di Avellino ha deciso di non esprimersi in merito all’argomento scuola, adeguandosi semplicemente – senza alcuna ordinanza specifica – a quanto stabilito dal Governatore De Luca. Non solo: nelle ultime due videodirette, il primo cittadino ha addirittura minimizzato il crescente aumento di contagi nel capoluogo irpino, affermando, nell’intervento dello scorso 28 dicembre, che:

“Gli assembramenti della Vigilia ci sono stati ma, tutto sommato, ci siamo comportati bene. Nel complesso, la gente ha rispettato le norme ed è importantissimo tenere alta l’attenzione”

Nell’intervento dello scorso 3 gennaio, Festa ha rincarato la dose:

“Io sono orgoglioso del comportamento dei ragazzi e anche degli esercenti la sera del 31. Questo dimostra che c’è un’autoregolamentazione e la gente è cresciuta come comunità”

Coronavirus ad Avellino: gli ultimi dati e le contraddizioni di Festa

Per dovere di cronaca, riportiamo i dati relativi ai nuovi casi di positività ad Avellino registrati negli ultimi 20 giorni, dal 22 dicembre a oggi (fonte Asl di Avellino):

  • 22 dicembre 2021: 15;
  • 23 dicembre 2021: 31;
  • 24 dicembre 2021: 39;
  • 25 dicembre 2021: 34;
  • 26 dicembre 2021: 9;
  • 27 dicembre 2021: 16;
  • 28 dicembre 2021: 63;
  • 29 dicembre 2021: 117;
  • 30 dicembre 2021: 129;
  • 31 dicembre 2021: 103;
  • 1° gennaio 2022: 122;
  • 2 gennaio 2022: 35;
  • 3 gennaio 2022: 78;
  • 4 gennaio 2022: 94;
  • 5 gennaio 2022: 159;
  • 6 gennaio 2022: 124;
  • 7 gennaio 2022: 18;
  • 8 gennaio 2022: 93;
  • 9 gennaio 2022: 64;
  • 10 gennaio 2022: 23.

In ben sei occasioni, il contagio giornaliero nel capoluogo irpino ha raggiunto la tripla cifra, facendo registrare, oltretutto, per ben tre giorni consecutivi (tra il 28 e il 30 dicembre 2021), il record di nuovi casi in 24 ore dall’inizio della pandemia a oggi (63, 117, 129). Record, questi ultimi, spazzati via dal drammatico bilancio del 5 gennaio 2022, dove il numero di nuovi casi, soltanto ad Avellino, è arrivato a quota 159. Non è un caso che i picchi di contagi coincidano con i giorni immediatamente successivi a Natale e Capodanno: segno, probabilmente, che la correlazione tra i comportamenti non proprio ortodossi assunti dalla popolazione e da alcuni commercianti e l'aumento vertiginoso delle positività sia più di una semplice ipotesi.

Sia ben chiaro: la percentuale di incremento dei nuovi casi nel capoluogo di provincia è, con ogni probabilità, inferiore rispetto al dato medio regionale, se si considera che la popolazione di Avellino si attesta intorno ai 53.346 abitanti (fonte Istat: 31/12/2019). Ragion per cui sarebbe anche lecito, statisticamente parlando, per il primo cittadino non adottare nessuna specifica ordinanza per le scuole secondarie di secondo grado.

Ma attenzione: lo stesso Festa, nel corso del precedente anno scolastico, decise di sospendere a più riprese le lezioni in presenza degli istituti superiori, in ragion dell’obiettivo non solo di tutelare la propria comunità, ma anche di evitare eventuali contatti con molti studenti provenienti da altri comuni della provincia. Tutto ciò avveniva, indubbiamente, con cifre non rassicuranti, se si considera che la campagna vaccinale era appena entrata nel vivo con le iniziali differenziazioni per fasce d’età. Al contempo, però, le stesse cifre di ieri risultano decisamente irrisorie, se paragonate a quelle di oggi, ben più delicate non solo in termini numerici, bensì per i motivi, ormai tristemente noti, legati all’ospedalizzazione e all’intasamento delle strutture sanitarie irpine.

La speranza, dunque, è che il sindaco Festa affronti con meno leggerezza le questioni relative ai contagi, alla sicurezza nelle scuole, e, the last but not the least, alla riattivazione del Centro Operativo Comunale per una comunicazione più efficace e aggiornata sulla situazione epidemiologica ad Avellino, proprio come suggerito, negli ultimi giorni, dal consigliere comunale Francesco Iandolo.

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