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Cronaca

Politica e affari a Sarno: due irpini rinviati a giudizio

Ha chiesto di essere giudicato con il rito alternativo un avellinese che ha aderito al patteggiamento mentre un altro di Chiusano San Domenico ha scelto il rito abbreviato

Rapporti tra camorra e politica locale a Sarno, disegnando uno scenario criminale che va dalla droga alla macellazione clandestina, ai furti di bestiame.Il gup ha rinviato a giudizio venticinque imputati nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Salerno denominata “Poker”.L’indagine nasce da una costola di quella che portò alla cattura del latitante Francesco Matrone e sulla guerra delle macchinette “mangiasoldi” tra i clan Parlato e Serino. Decisive si rivelano per l’accusa le intercettazioni telefoniche e ambientali nelle quali finiscono anche alcuni personaggi pubblici dell’Agro, in particolare l’ex consigliere Franco Annunziata che – secondo la Dda – si era rivolto ai Serino per avere un appoggio elettorale nella corsa alla carica di primo cittadino. Agli imputati, a vario titolo, è contestata dall’Antimafia l’associazione per delinquere di stampo mafioso aggravata dall’articolo 7 per lo “scambio elettorale politico-mafioso”.

Ha chiesto di essere giudicato con il rito alternativo un avellinese che ha aderito al patteggiamento mentre un altro di Chiusano San Domenico ha scelto il rito abbreviato. Per queste posizioni sarà fissata una nuova udienza preliminare.

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