Pizza mestiere da maschi? Un'irpina tra le migliori pizzaiole in Italia

Chi non ricorda la bella e procace Sofia Lauren nell’Oro di Napoli. Il film in cui l’attrice interpreta una popolana pizzaiola che ben rappresenta l’immagine della donna nel secondo dopoguerra, quando il gentil sesso teneva in piedi l’economia familiare arrotondando qua e là con i mestieri più disparati. Uno su tutti la pizza. Nei vicoli di Napoli erano le donne che impastavano, cucinavano e friggevano. Poi i tempi sono cambiati e la pizza è diventata un mondo associato al genere maschile.
Oggi sono sempre di più le quote rosa che scendono in campo per invertire la tendenza. Così Repubblica in un interessante articolo dedicato alle migliori pizzaiole in Italia prova a descrivere la vita di queste donne che guidate dalla passione hanno intrapreso la strada di uno dei cibi più buoni dell’universo.
Storie di donne che per un motivo, o per un altro sono ormai dedite anima e corpo a questo mestiere. Come Marzia Buzzanca ristoratrice a L’Aquila che s’è reinventata pizzaiola dopo che il terremoto del 2009 ha sepolto il suo primo ristorante, o Giorgia Caporuscio, 25 anni, aspetto minuto e grinta da vendere, nata a Terracina, ma approdata nella Grande Mela nel 2010 per raggiungere il padre Roberto e lavorare nelle pizzerie di famiglia. Ma tra i tanti esempi c’è anche la giovane irpina Sara Palmieri che fino a pochi mesi fa, lavorava in Irpinia, presso l’Antica Osteria Nusco, poi dopo essere arrivata sul podio del Campionato Mondiale della Pizza 2016, è stata chiamata dalla catena Big Mamma per realizzare pizze gluten free nel nuovo Biglove Caffè al Marais. Dall'autunno dell’anno scorso, infatti Sara ha accettato la sfida dell’avventura ed è volata in Francia dove con grande coraggio dá prova ogni giorno di coraggio e determinazione. Tutto questo in attesa di lanciarsi in un altro ambizioso progetto: vincere insieme a suo fratello Ernesto il campionato mondiale della Pizza a Las  Vegas.