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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Rivolta al carcere di Bellizzi: "Mio figlio mi ha detto al telefono cosa stava accadendo"

Ma come è possibile che, dall'interno della struttura, un detenuto potesse parlare tranquillamente al telefono con i propri cari nel corso di una rivolta così violenta?

Nel primo pomeriggio di oggi è stata segnalata alla Questura di Avellino criticità all’interno della Casa Circondariale “Antimo Graziano” per manifestazione collettiva di protesta di circa 50 detenuti all’interno di un reparto. Applicato immediatamente il protocollo operativo, sotto il coordinamento del Prefetto e del Questore di Avellino, con cinturazione dell’area esterna del carcere ad opera di pattuglie in servizio di controllo del territorio di Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, e il concorso della Polizia Municipale di Avellino per l’interdizione della circolazione stradale per la salvaguardia dell’incolumità pubblica. Protesta rientrata alle ore 15,45 circa. Sul posto è giunta anche una donna, in evidente stato di agitazione, che ha chiesto di poter incontrare/sentire il proprio figlio detenuto presso la casa circondariale di Bellizzi Irpino. 

"Mio figlio mi ha detto al telefono cosa stava succedendo"

Dopo qualche minuto, la donna ha avuto anche modo d'incontrare il direttore del carcere, la dott.ssa Concetta Felaco. Quest'ultima, uscita all'esterno del carcere, ha rassicurato la donna, che affermava di: "Aver appreso ciò che stava succedendo nel corso di una telefonata con il figlio". Quest'ultimo, nel corso della telefonata, gli avrebbe riferito di presunte aggressioni da parte degli agenti penitenziari. 

Chiaramente, è apparso subito curioso che, dall'interno della struttura, un detenuto potesse parlare tranquillamente al telefono con i propri cari. Incalzata dai giornalisti presenti, la madre del detenuto ha affermato che era una normale e autorizzata telefonata proveniente dal carcere. I dubbi, però, rimangono. Appare piuttosto difficile immaginare che - nel corso di una rivolta così violenta, con 50 detenuti che prendono il comando di un intero Reparto - le telefonate ai familiari siano regolarmente consentite... 

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