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Cronaca

Tantissimi i ristoranti e gli chef irpini premiati, ecco i "Top"

Un esempio di eccellenza e buon gusto riconosciuto da tutti, ecco i ristoranti irpini conosciuti e apprezzati a livello nazionale e non solo

Boom di presenze per la presentazione dell'edizione 2018 de “I Ristoranti d’Italia”, la storica guida de L’Espresso compie i suoi primi 40 anni. In occasione del suo 40esimo anniversario l'opuscolo presenta una copertina in oro per rimarcare la novità che lo contraddistingue per questa nuova edizione. Il 2018, infatti,  segna l’esordio dei Cappelli d’Oro, assegnati ai ristoranti cosiddetti “nuovi classici”, quelli che hanno costruito la storia della cucina italiana degli ultimi decenni, in un viaggio tra grandi tavole che spazia da Nord a Sud.

In tutto i locali recensiti da oltre novanta collaboratori sono circa duemila. In testa c’è la Lombardia, con Milano in pole position. Bene anche la Campania che nella fotografia tracciata da I Ristoranti d'Italia si piazza quarta con la sua inimitabile cucina di terra e di mare che esalta la biodiversità del territorio.

Per quanto riguarda la provincia irpina, quest'anno i cappelli (il criterio di giudizio utilizzato dalla guida) sono stati assegnati a 4 ristoranti. Due cappelli per il ristorante diretto da Paolo Barrale, ovvero Marennà a Sorbo Serpico e altri due alla famiglia Fischetti, padroni di casa di Oasis Sapori Antichi a Vallesaccarda. Mentre un cappello spetta alla classe e all'eleganza del Vecchio Mulino a Castelfranci e un altro alla new entry avellinese Triglia, il ristorante di cucina marinara guidato da Mirko Balzano.

Per onore di cronaca ricordiamo che un cappello si riferisce a una cucina buona; due ad una cucina molto buona, di qualità e di ricerca.

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