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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Covid, il Governo stringe i tempi: "Green pass rafforzato ed esclusione dei non vaccinati da alcune attività sociali"

Si fa strada l'ipotesi di introdurre l'obbligo vaccinale per le "categorie a contatto col pubblico"

La quarta ondata fa paura e si moltiplicano le pressioni per un rafforzamento del Green pass sul modello dell'Austria. "La strada è un super Green pass responsabile e condiviso, per non far pagare a tutti l'egoismo di alcuni" sottolinea in un'intervista al Corriere della Sera, il ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta. "Se ci saranno cambi di colore perché devono pagare tutti gli italiani vaccinati, per colpa dello zoccolo duro dei no vax, estrema minoranza, sempre più invisa? - prosegue Brunetta - Se gli indicatori ospedalieri dovessero peggiorare, penso sia il caso di rafforzare il Green pass escludendo i non vaccinati da alcune attività sociali".

Dello stesso avviso Stefano Bonaccini, presidente dell'Emilia Romagna ed ex presidente della Conferenza delle Regioni:  Se l'alternativa diventa chiudere un teatro o una piscina per tutti o solo per chi non è vaccinato, io non ho dubbi. La gente deve poter lavorare e gli ospedali non possono sovraccaricarsi". Bonaccini spiega a La Stampa: "Occorre rafforzare la campagna vaccinale:
terze dosi dopo sei mesi e convincere a vaccinarsi chi ancora non l'ha fatto. Poi il rispetto delle regole - conclude- ricordo che l'uso della mascherina è fondamentale e che anche all'aperto in presenza di assembramenti è obbligatoria".

Nel frattempo si fa strada l'ipotesi di introdurre l'obbligo vaccinale sulla scia dell'Austria che - primo paese europeo - ha annunciato multe e pene detentive per chi a febbraio 2022 non si sarà sottoposto al vaccino anti covid. Una soluzione auspicata dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi, mentre il sottosegretario alla Salute Andrea Costa apre ad estenderlo "alle categorie a contatto col pubblico". Categorie tra le quali il presidente dell'Iss Franco Locatelli include forze di polizia, impiegati pubblici e professori.

Covid, la quarta ondata fa paura

Mentre l'ondata di contagi arrivata dall'est Europa avanza anche in Italia, si fa strada l'idea di ridurre a 5 mesi l'intervallo per la terza dose. Intanto ieri il bollettino coronavirus ha evidenziato ben 10.544 nuovi contagi e 48 morti nelle 24 ore: sono quattro settimane successive che mostrano casi in aumento mentre l'iss evidenzia come il contagio si estenda in particolar modo fra i 30-50enni e tra gli under 12.

La bolla dei contagi nelle scuole: la radiografia della quarta ondata Covid

"L'Italia "mostra un incremento nella circolazione del virus, ma più contenuto rispetto agli altri Paesi", ha detto il presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro. L'aumento maggiore nella fascia 30-50 anni, c'è una crescita anche tra i casi pediatrici, "tra 6 e 11 anni". Sale l'incidenza settimanale, 98 per 100mila abitanti, stabile l'Rt. Aumentano i tassi di occupazione in terapia intensiva e area medica. Nelle ultime 24 ore 10.544 positivi (ieri 10.638) e 48 vittime (69). Tasso di positività 2%. 

Tutte le Regioni sono a rischio moderato tranne il Friuli Venezia Giulia che insieme alla provincia di Bolzano sono vicini al cambio di colore. E proprio con il cambio di colore potrebbero arrivare novità: il Governo sta limando i dettagli di un nuovo decreto che - se l'emergenza dovesse peggiorare - porterà a nuove restrizioni in zona gialla rispetto alla sola adozione delle mascherine all'aperto e chiusura di alcune attività come previsto dalla normativa vigente. 

Le nuove restrizioni in zona gialla

Nel decreto sarà ridotta la validità del green pass , che passerà da un anno a 9 mesi. C’è chi vorrebbe portarlo addirittura a 6 mesi, ma si attende il parere del Cts.

La maggioranza di governo ragiona infatti sull'opportunità di impedire a chi non è vaccinato di andare al ristorante, al cinema, a teatro, negli stadi, in discoteca, o in palestra. Non basterà quindi il certificato temporaneo attualmente consentito dal tampone, tuttavia è atteso un nuovo confronto con i governatori delle Regioni per definire una lista completa delle nuove restrizioni.

L’obiettivo è evidente: lasciare le Regioni in bianco per tenere aperte le attività commerciali e i luoghi della socialità durante le festività natalizie. Ultimo punto all'ordine del giorno è la validità dei tamponi: l'ipotesi è che insieme alla riduzione della validità del green pass che - viste le evidenze del calo della protezione del vaccino - passerà con ogni probabilità da un anno a nove mesi per i vaccinati, restando a 6 mesi per i guariti, il governo possa escludere i test rapidi dalle modalità per ottenere il green pass, I più rigoristi vorrebbero escludere anche il molecolare. Non resta che attendere le decisioni del premier Draghi. 

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De Luca: "Niente perdita di tempo con i No Vax, la stupidità non è un argomento"

Nel corso del consueto appuntamento con la videodiretta del venerdì pomeriggio, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha fornito il punto della situazione sull'emergenza coronavirus, sulla campagna vaccinale e su altri importanti avvenimenti della settimana.

"Dati preoccupanti per gli over 80 e la fascia giovanile, nel giro di due settimane esplosione di contagi anche in Italia"

Capitolo Covid in Campania: "Abbiamo avuto, in Italia, una forte impennata di contagi. Continuiamo a rilevare che la gran parte di questi contagi non danno esiti pesanti: oltre la metà dei contagiati sono asintomatici e non presentano sintomi particolari. C'è un dato preoccupante che riguarda gli over 80: il 38% in Italia non ha fatto ancora la terza dose, in Campania il 34%. Qui, mi permetto di rivolgere un appello particolarmente caloroso agli ultraottantenni, perché vadano a fare la terza dose. Nelle Rsa il lavoro è stato già fatto, ma per i cittadini che vivono in maniera autonoma bisogna accelerare".

Il dato che preoccupa maggiormente, secondo De Luca, è quello che riguarda la fascia giovanile: "Abbiamo ad oggi, in Campania, due casi gravi di giovani tra gli 11 e i 12 anni. Abbiamo, solo nell'Asl Napoli 2, per quanto riguarda le scuole, 30 focolai, per un numero complessivo di ragazzi positivi - parliamo della scuola primaria e media - di 129 unità. Abbiamo 67 classi in isolamento e il numero di alunni in isolamento, cioè entrati in contatto con i 129 positivi, di quasi 1.000 alunni. Dobbiamo sapere che siamo in una situazione delicata, che non riguarda solo le fasce giovanili, ma, in generale, l'Italia. Siamo circondati da Paesi in cui vi è un'esplosione, a volte, drammatica di contagi: da Paesi un po' più lontani, come Bulgaria e Romania, ad altri un po' più vicini a noi, parlo di Austria e Germania, dove la situazione è preoccupante. Nel giro di una o due settimane, quelle situazioni sono destinate a verificarsi anche in Italia: è vero che qui abbiamo più vaccinati, ma la differenza con la Germania è del 10-15%. Non è tale, dunque, da bloccare la diffusione di un contagio di massa".

"Comunicazione errata sul vaccino, ma è indispensabile che tutti raggiungano l'obiettivo"

"Ho riflettuto in queste settimane sul motivo di questo clima di particolare pesantezza e demotivazione che abbiamo in Italia" continua il Governatore, a proposito della campagna vaccinale anti-Covid. "Le ragioni sono due: la prima è un errore del Governo nella comunicazione ai cittadini, avvenuto a fine maggio-giugno quando, parlando della seconda dose, si è fatto un disastro comunicativo, soprattutto per chi aveva fatto il vaccino AstraZeneca. Quello ha determinato il motivo di crisi e di fiducia nei cittadini. Ma vi è un'altra ragione più di fondo, che riguarda in questo caso tutti i Paesi del mondo: quando è iniziata la campagna di vaccinazione, l'idea che è stata trasmessa è che il vaccino risolvesse definitivamente il problema. Un'idea evidentemente sbagliata. La comunicazione corretta doveva essere un'altra: ovvero, omologare il vaccino anti Covid più che a quello contro il tetano, a quello antinfluenzale. Cioè: ogni anno cambia il virus influenzale, devi cambiare anche il vaccino. In ogni caso, anche se con il passare dei mesi la copertura è meno efficace, chi si fa il vaccino in 9 casi su 10 non va a finire in ospedale, tantomeno in terapia intensiva. Questo rende indispensabile l'obiettivo di vaccinarsi, tutti".

La priorità resta quella di vaccinare personale sanitario e scolastico: "La terza dose per il personale sanitario è, di fatto, già obbligatoria. Per quanto concerne il personale scolastico, sono passati sei mesi dalla somministrazione della seconda dose: bisogna accelerare con la terza dose per questa categoria, in quanto è la più esposta al rischio dei contagi".

"No vax? Come se noi parlassimo l'italiano, loro l'afghano"

Non manca, infine, l'argomento no vax: "Non dobbiamo perdere tempo con loro. Quando si ha a che fare con un alfabeto che non è uguale al nostro, è tempo perso: è come se noi parlassimo la lingua italiana e loro in afghano. Il nostro obiettivo è quello di continuare con la campagna vaccinale e di non far chiudere la regione e l'Italia. Provate a immaginare se, nel giro di tre settimane, siamo costretti a richiudere i ristoranti, gli alberghi, i bar, le palestre, i teatri, i cinema: sarebbe un disastro. Ma è inutile raccontare queste cose a chi ha la testa dura e non vuole utilizzare la ragione. A questi dobbiamo dire semplicemente una cosa: la stupidità non è un argomento".

Il Governatore, nell'ultimo passaggio della videodiretta, afferma: "C'è qualcuno che ha nostalgia delle attività commerciali chiuse. Noi no: vogliamo aprire l'economia. Abbiamo anche voglia di uscire dal calvario Covid, non di perdere tempo con i no vax e tutti gli sfrantummati d'Italia. Faccio ancora un appello a chi non si è vaccinato, affinché si vada a vaccinare, e a indossare sempre la mascherina. Sarebbe ingiusto dover costringere uomini e donne, persone che hanno fatto il loro dovere, a chiudere le loro attività".

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