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Cronaca

Quando si decide sulla terza dose in Italia

Parla il ministro Speranza: "Dibattito in corso, credo che in breve tempo possiamo arrivare ad una determinazione finale e ci dobbiamo fidare come sempre della comunità scientifica. La terza dose non sarà una scelta politica"

problemi di approvvigionamento. Sulla terza dose c'è un dibattito in corso, credo che in breve tempo possiamo arrivare ad una determinazione finale e ci dobbiamo fidare come sempre della comunità scientifica. La terza dose non sarà una scelta politica". Lo ha detto il ministro per la Salute, Roberto Speranza, intervenendo al Festival dell'Unità di Firenze. Il titolare del dicastero ritiene "molto probabile che andremo nella direzione di assumere la terza dose".

"I vaccini - ha aggiunto Speranza - ad oggi risultano efficaci e sicuri, ma alcuni primi dati segnalano che dopo alcuni mesi la capacità protettiva di alcuni di essi resta ma inizia a calare. Questo ci porterà a un percorso di richiami. Gli scienziati devono dirci, e mi aspetto in un tempo piuttosto breve, quando, dove e a partire da chi" iniziare a fare la terza dose. "Io penso che partiremo dai più fragili, dagli immunodepressi, dagli anziani. Dobbiamo mandare messaggi a chi è scettico o non ancora convinto nel farselo perchè i vaccini sono l'arma fondamentale".

A tal proposito, "tra chi non si è vaccinato non si deve fare di tutta un'erba un fascio. Linea dura per chi minaccia, linea durissima per chi commette reati, però c'è un pezzo di persone che non è violento ma ha dubbi e paure. A questo pezzo di persone noi dobbiamo continuare a parlare con tutte le nostre energie.
Non possiamo dirgli che sono dei cretini o dei Flinstones nelle caverne".

Sulla terza dose non c'è ancora un'indicazione "perentoria" di Ema ed Aifa.

Un milione di terze dosi negli Usa

Quasi 1 milione di dosi di richiamo del vaccino contro il Covid-19 sono già stati somministrati negli Stati Uniti. A rivelarlo sono i dati forniti dai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC), che mostrano 955.000 persone completamente vaccinate che hanno ricevuto una terza dose di vaccino. I pazienti sono tutte persone con un sistema immunitario particolarmente indebolito a causa dei trattamenti terapeutici a cui sono sottoposti per cancro o trapianti o HIV.

Per quanto riguarda l'estensione dei richiami a tutta la popolazione vaccinata, la CDC ha dichiarato che i dati sono ancora limitati per valutare una dose di richiamo diffusa. Tuttavia in molti ospedali del Sud del Paese si stanno già somministrando terze dosi a operatori sanitari e pazienti e il New Jersey ha dichiarato che nelle 36.000 dosi somministrate ci sono non solo pazienti immunodepressi ma anche anziani e personale medico.

In Israele invece i "richiami" con terza dose sono iniziati a luglio ( e hanno riguardato due milioni di persone su una popolazione di poco più di nove ) e ora chi ha il vaccino con le due dosi "in scadenza", perché sono passati sei mesi dalla seconda dose, deve farne un’altra. 

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