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Cronaca Monteforte Irpino

Profughi in rivolta, Montefusco (Sel): "Impariamo da loro come si lotta per un diritto"

"E’ utile chiarire due cose - dice il segretario cittadino di Avellino del partito Sinistra e Libertà - la prima, il diritto di asilo è riconosciuto dalla nostra Costituzione, ed è sacro ed inviolabile in ogni Paese civile e democratico. La seconda: come è noto sono cooperative italiane a doversi fare carico dell‘accoglienza di questi ragazzi"

La rivolta dei profughi a Monteforte ha lasciato il segno. I cittadini sono infuriati per i disordini provocati nella zona residenziale di Alvanella.  Roberto Montefusco (Sel) sulla vicenda della protesta dei richiedenti asilo a Monteforte Irpino è intervenuto con un post su facebook: "Nel comune in cui vivo, a Monteforte irpino, un gruppo di richiedenti asilo ha protestato per ottenere il riconoscimento dei propri diritti. Da condizioni igienico sanitarie accettabili, all’erogazione dei pocket money di 2,5 euro al giorno.

E’ utile chiarire due cose: la prima, il diritto di asilo è riconosciuto dalla nostra Costituzione, ed è sacro ed inviolabile in ogni Paese civile e democratico. La seconda: come è noto sono cooperative italiane a doversi fare carico dell‘accoglienza di questi ragazzi, per questa ragione vengono cospicuamente retribuite ( a loro, e non ai richiedenti asilo, vanno gli oltre trenta euro al giorno), e dovrebbero garantire servizi che il bando a cui hanno partecipato prevede.

Dunque i ragazzi che hanno protestato richiedono solo l’applicazione delle nostre norme e della nostra Costituzione. Leggo, da parte di miei concittadini, commenti sconcertanti. Da chi si dichiara pronto a procedere alla vie di fatto qualora dovessero esserci altri disordini, a chi addirittura, dopo aver sopportato anni di malgoverno e mala-politica invoca la necessità di “riprendersi il paese” (sic) invaso dai migranti. C’è poi chi invita loro a ringraziare per l’ospitalità senza fare troppe storie. Inviterei questi cittadini a informarsi, a conoscere le storie di chi oggi attraversa le nostre strade, i nostri paesi, a leggere la nostra Costituzione, a non avere paura di chi cerca solo speranza, e futuro. Non solo, io suggerirei addirittura di imparare da loro come si lotta per un diritto. Sono convinto che avremmo un Paese migliore".

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