Strage del bus sull'autostrada: indagati rinviati a giudizio
Nell'udienza del Gup al tribunale di Avellino la decisione sulle richieste di rinvio a giudizio presentate dalla Procura
Strage del bus sull'autostrada nel territorio di Monteforte Irpino: nell’udienza del Gup al tribunale di Avellino accolte le richieste di rinvio a giudizio presentate dalla Procura. I reati contestati sono omicidio plurimo colposo e disastro colposo. Dei quindici imputati, tre oltre ad essere accusati di omicidio plurimo colposo e disastro colposo, sono anche indiziati di falso in atto pubblico. Si tratta di Gennaro Lametta, proprietario del pullman, Vincenzo Saulino, funzionario della Motorizzazione e Antonietta Ceriola, assistente amministrativo dello stesso ufficio, arrestati a luglio 2014. I tre vennero arrestati per aver falsificato il documento della revisione del bus che provocò la strage, bus che al momento della strage aveva percorso oltre 900mila chilometri e aveva l’impianto frenante fuori uso.
Il procuratore della Repubblica di Avellino Rosario Cantelmo nella richiesta di rinvio a giudizio al Gup Gianfranco Fiore sottolinea le responsabilità dei dipendenti della Società Autostrade che avevano «l’obbligo giuridico di impedire il gravissimo incidente stradale». La prima udienza del processo si terrà il prossimo 28 settembre davanti ai giudici del Tribunale di Avellino.