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Cronaca

Omicidio Gioia, parte oggi il processo per Elena e Giovanni

I due sono accusati di omicidio

Parte oggi il processo nei confronti di Elena Gioia e Giovanni Limata, accusati dell’omicidio del padre della ragazza: Aldo Gioia.

Per la 18enne Elena Gioia, l'avvocato aveva chiesto di utilizzare le procedure per i minori ma la richiesta è stata respinta. Elena Gioia di Avellino e Giovanni Limata di Cervinara sono accusati di aver assassinato a colpi di coltello Aldo Gioia, mentre il geometra stava dormendo sul divano in casa sua. Alla fine, saranno sette le coltellate e 14 le lesioni complessive.

Un brutale omicidio che sconvolse tutta l’Irpinia per l’efferatezza e per i protagonisti di una così spietata azione compiuta con premeditazione da parte della figlia della vittima e del suo fidanzato. Nei confronti dei due ragazzi, che si trovano in carcere, sono state raccolte prove schiaccianti alle quali si è aggiunta l'immediata confessione da parte di entrambi. Elena Gioia è difesa dall’avvocatessa Rossi di Roma, Giovanni Limata dai legali Marro e Russo. La moglie dell’ uomo ucciso e l’altra figlia si sono costituite parte civile nei confronti del ragazzo di Cervinara.

Il delitto

Aldo Gioia è stato assassinato la sera di venerdì 23 aprile da Giovanni Limata, 23 anni di Cervinara, entrato in casa della vittima grazie alla complicità della figlia 18enne, Elena Gioia.

 Le urla di Gioia, colpito mentre dormiva, avevano richiamato l'attenzione della moglie e dell'altra figlia e l'aggressore era scappato. Poco dopo era rincasata Elena, che aveva chiamato i soccorsi: alle Forze dell'Ordine aveva parlato di un'irruzione da parte di ladri. In realtà a colpire a morte Aldo è stato Giovanni Limata, fidanzato della ragazza: il giovane, rintracciato dagli agenti della Squadra mobile a Cervinara, dove abitano il padre e il fratello, ha confessato l'omicidio. Anche la 18enne Elena Gioia, quella sera stessa, ha confessato agli inquirenti di aver pianificato con il fidanzato la morte del padre ma anche della sorella maggiore e della madre. E' stata proprio Elena, infatti, a farlo entrare in casa uscendo col pretesto di andare a gettare la spazzatura e lasciando la porta aperta. 

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